Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] configurazione autonoma.
A Verdun (843) i figli di Ludovico il Pio si divisero l’Impero: il Regno dei Franchi orientali (la G genero, Alberto d’Austria (1437-39), e poi a Federico III (1440-93). Forti dei loro possedimenti austriaci, del Tirolo e ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] (18) è stato ritrovato il cadavere di un extracomunitario
(iii) in una varietà di frasi subordinate:
(19) quando scavare i canali (Pennacchi, Canale Mussolini, p. 264)
(77) Povero Pio VI, sono loro che gli hanno rovinato davvero la salute (ibid.).
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] dissimilazione (v - v > v - Ø) in quei verbi della II e III coniugazione contenenti -v- nella radice (habebam > aveva > avea, vivebam Riva, in Studi letterari e linguistici dedicati a Pio Rajna nel quarantesimo anno del suo insegnamento, ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] o piazza < plateam;
(e) la confusione fra b e v è databile al III secolo, ma già dal I secolo a Pompei si trovano grafie come bixit per vixit «visse» e Carlo il Calvo, figli di Ludovico il Pio, furono redatti in «romana lingua» e «theotisca ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] la maggior parte dei ben 6000 italiani che circondavano Enrico III fuggì; quelli rimasti persero la protezione della corte con la e Enea Silvio Piccolomini (più tardi papa col nome di Pio II). L’influsso italiano era evidente anche nell’architettura: ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] Perticari); a Roma recitò vari sermoni, fu ricevuto dal pontefice Pio VII, corse anche voce di una sua nomina a cardinale ( 1903); G. Lonati, Un amico gardesano di A.C., in Il Garda, III(1928), 8, pp. 36 s.; D. Bulferetti, Il centenario di padre C ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] appianò per l'intervento sia del cardinale sia di Alberto Pio e l'A. mantenne anche la rappresentanza del la solo nell'autunno del 1535, parecchi mesi dopo che il nuovo papa, Paolo III, l'aveva invitato a Roma (23 nov. 1534) perché si occupasse degli ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] ma come straniera già naturata, v’abbia luogo» (Bembo 1966: III, cap. XXVII, p. 230). Una panoramica più allargata confermerebbe Firenze, Sansoni (1a ed. 1937), 2 voll.
Rajna, Pio (1901), La lingua cortigiana, in Miscellanea linguistica in onore di ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] ~ /spiˈanti/ (da spiare); /ˈpjaːno/ (agg. e avv.) ~ /piˈaːno/ (da Pio); /laˈkwaːle/ la quale ~ /lakuˈaːle/ lacuale; e /aˈkːwisti/ acquisti ~ / valutazione e risorse linguistiche. Atti del III convegno nazionale dell’Associazione italiana di scienze ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...