Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] , la soluzione di una tale e. equivale alla ricerca dei triangoli rettangoli i cui lati abbiano lunghezze espresse da numeri interi. La soluzione generale dell’e. pitagorica è x=k a b, y=1/2 k(a 2−b2), z=1/2 k(a2+b2), con k intero arbitrario e a e b ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] è quello che riguarda i suoi rapporti con l’anima, dando luogo a letture variamente impostate. Riprendendo concezioni orfico-pitagoriche, Platone considerò il c., in quanto entità materiale e pertanto mortale, come limite e negatività, in cui l’anima ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] ’arcaica, universale rivelazione monoteistica inscritta nella natura umana, desumibile da testi poetici come da sentenze pitagoriche, dagli Oracoli sibillini come dal Corpus hermeticum, che assumono nell’apologetica lattanziana un ruolo centrale14 ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] mentalità di L. si veniva evolvendo a contatto con la cultura umanistica fiorentina, dalla quale, fra contrasti, assorbiva idee pitagoriche e, come ha notato il Calvi, una specie di misticismo cosmico che si associa in lui all'indirizzo sperimentale ...
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LUCE (lat. lux; fr. lumière; sp. luz; ted. Licht; ingl. light)
Giovanni POLVANI
Giulio Carlo ARGAN
Lo studio delle modalità dei fenomeni luminosi e le ipotesi sulla natura della luce costituiscono [...] ammessa l'istantaneità della propagazione.
2. Diversa fu la fortuna di queste concezioni attraverso i tempi: si può dire che quella pitagorica prevalse fin verso il 1500 d. C. per cedere il posto a concezioni che ricordano quelle democritee o quelle ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] :3, i pesi tendenti le corde devono essere in rapporti 1:4, 4:9, 9:16, una relazione inversa al quadrato. Pitagora quindi, secondo Newton, applicò il principio ai movimenti dei pianeti: paragonando i pesi tendenti le corde ai pesi (masse) dei pianeti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Glauco Maria Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 1513 il concilio Laterano V approva la bolla Apostolici regiminis, che sancisce [...] nuovamente al corpo è per Pomponazzi filosoficamente assurda: si tratterebbe di “farneticazioni”, paragonabili alle “favole” pitagoriche sulla trasmigrazione delle anime, o addirittura alle leggende popolari sulle “lamie” che “ora si vestono di ...
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Metafisica
(Μεταφυσικά; τὰ μετὰ τὰ φυσικά) Opera di Aristotele. Il termine metafisica con cui si designa l’insieme dei 14 trattati, raccolti ed editi da Andronico di Rodi intorno alla metà del 1° sec. [...] Ν) Aristotele mostra come la sua dottrina metafisica consenta di superare i limiti e le difficoltà poste sia dalle concezioni pitagoriche circa il numero e l’astrazione, sia dal platonismo quale è venuto configurandosi in Speusippo (allora guida dell ...
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Storico greco, autore d'una storia universale dal titolo Biblioteca (Βιβλιοϑήκη). Egli stesso si dice di Agirio in Sicilia: visse al tempo di Giulio Cesare, perché la sua opera finiva o con l'inizio della [...] VIII, 7-9, deriva da Mirone di Priene. X, 1-12 è un'elaborazione della leggenda di Pitagora, che per la consonanza con le altre fonti pitagoriche dimostra la sua origine, almeno indiretta, da Aristosseno. I libri XI-XV derivano nel complesso da Eforo ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] . La risoluzione della religio in sacralità della iustitia ritornava incidentalmente tanto nel Profugiorum ab aerumna quanto nelle Sentenze pitagoriche: «la virtù, madre della felicità, tiene tra i mortali luogo di Dio. Adorala. […] e in ciò che tu ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...