quinta essenza
Nella fisica greca, quinto elemento che si aggiunge, con caratteristiche peculiari, ai quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) della classificazione di Empedocle. Le origini di questa [...] dottrina sono incerte: attribuita a Ferecide di Siro, ai pitagorici e a Filolao, le testimonianze in proposito dei dossografi sono discusse. Probabilmente la dottrina relativa all’esistenza di un quinto elemento risale alla prima Accademia platonica, ...
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Medico greco di Crotone (6º sec. a. C.). Secondo Erodoto ebbe grande fama: visse in Egina, in Atene, alla corte di Policrate di Samo, poi alla corte di Dario re di Persia. Tornato a Crotone, fu coinvolto [...] nella reazione contro i pitagorici e dovette fuggire a Platea. ...
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SUONO
Alfredo POCHETTINO
Romolo GIRALDI
. Lo sviluppo storico dell'acustica presenta caratteristiche peculiari tanto dal lato applicativo quanto da quello puramente scientifico. Le applicazioni [...] degli armonici 8° a 16° di un do (v. fig. a p. 1017). L' 8° e 9° armonico dànno un intervallo
identico al tono pitagorico e al tono grande naturale. Il 9° e 10° armonico dànno un intervallo
identico al tono piccolo naturale. L'8° e 12° armonico dànno ...
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TEOREMA (gr. ϑεώρεμα; ted. Theorem e, più spesso, Lehrsatz o Satz)
Etimologicamente (da ϑεωρέω "scorgo, contemplo") significa "proposizione speculativa"; ma, soprattutto in matematica, ha assunto il senso [...] di "proposizione dimostrabile".
Questo termine "teorema" e, più particolarmente, "teorema matematico" risale ai pitagorici e si riattacca alla loro concezione della scienza come contemplazione (ϑεωρία). Secondo un riferimento di Proclo (In Euclid., p ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Platonismo e pitagorismo in Plutarco e Numenio
Franco Ferrari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del platonismo antico è segnata [...] in tetralogie, ossia in gruppi di quattro dialoghi; Moderato di Gadara, che compone uno scritto in 10 libri dal titolo Letture pitagoriche in cui sostiene tra l’altro che l’unico modo per comunicare le forme e i principi primi della realtà consista ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
A. Giuliano
Filosofo nato ad Atene (428-427). Allievo di Socrate (v.), dopo la morte del maestro si ritirò a Megara, e più tardi in Sicilia e in Magna Grecia ove entrò in contatto [...] con i circoli pitagorici ivi esistenti. Alla corte di Dionisio il Vecchio di Siracusa cercò di imporre riforme nella costituzione politica, ma entrato in contrasto con il dinasta fu costretto a partire e finì schiavo sul mercato di Egina. Liberato e ...
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Filosofo (seconda metà 6º sec. d. C.), figlio di Ermia e di Edesia e scolaro di Proclo in Atene, fu poi, come il padre, a capo della scuola alessandrina. È noto come espositore di testi platonici e aristotelici [...] e come matematico e astronomo. Difese Platone e i pitagorici dalle obiezioni aristoteliche alle teorie delle idee e dei numeri; affermò l'eternità del mondo; combatté il manicheismo e il fatalismo stoico e sostenne la conciliabilità della volontà ...
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Sēfer Yĕṣīrāh Uno dei più antichi e importanti libri della letteratura mistica giudaica (ebr. «Libro della creazione»), redatto forse nei primi secoli dell’era cristiana. Narra la creazione del mondo [...] da parte di Dio, mediante le lettere dell’alfabeto e i numeri. Nell’opera si riscontrano influssi pitagorici e gnostici. ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] , alla somma dei termini di una progressione aritmetica, ecc. Quanto alla geometria, oltre al famoso teorema di P., alla scuola pitagorica sono attribuiti: 1) il teorema secondo cui la somma degli angoli interni di un triangolo è uguale a due angoli ...
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Sistema scientifico e filosofico che pone la Terra al centro del cosmo. È il sistema prevalente nel mondo antico, medievale e moderno fino alla rivoluzione copernicana (➔), anche se le eccezioni non mancano. [...] Ciò vale in partic. per l’ipotesi del «fuoco centrale», sostenuta dai pitagorici, secondo la quale al centro del cosmo è posto il fuoco, mentre la Terra è uno degli astri, e si muove in circolo intorno a quel centro (cfr. Aristotele, De caelo, II, ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...