Pittore, operoso nel sec. XVII, figlio, forse, di quel Fabio, scolaro dell'Agricola che lavorò nel Milanese e che morì nel 1761. Dai documenti non risulta con certezza se Giacomo C. fosse bresciano o milanese. [...] note, del C., che testimoniano la sua appartenenza alla tradizione pittorica essenzialmente lombarda sono, più che i suoi numerosi ritratti, specialmente le scene digenere raffiguranti mendicanti, guerci, storpi, monelli, nani, vecchi; un'umanità ...
Leggi Tutto
GENTILINI, Franco
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato a Faenza il 4 agosto 1909. Dopo un apprendistato come ceramista nella città natale, si reca a Bologna per studiarvi pittura e lì conosce Morandi. [...] , scene digenere sono i soggetti che G. sceglie per tradurli nella sua realià artistica, dove cessano di avere una motivo non venga assunto a simbolo di un'interiore visione. È uno dei più apprezzati pittori figurativi italiani; sue opere figurano ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Milano il 10 ottobre 1841, morto a Santa Maria della Selva presso Vedano al Lambro il 23 marzo 1910. Allievo fino al '63 dell'Accademia di Brera, compì i suoi studi nel 1868 sotto il Bertini, [...] suoi ritratti, quadri digenere, scene settecentesche. La Società per le belle arti di Milano raccolse in una copiatura, a olio e all'acquarello, del Cenacolo di Leonardo.
Bibl.: A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934, s. v ...
Leggi Tutto
SUTHERLAND, Graham Vivian
Emilio Villa
Pittore, incisore e illustratore, nato a Londra il 24 agosto 1903. Ha studiato alla scuola d'arte del Goldsmiths' College (università di Londra). Fa parte del [...] London Group, accolta dipittoridi varie tendenze d'avanguardia.
La sua arte ha subìto una rapida evoluzione e si è imposta 'oggetto in genere, risulta nella sua pittura intimamente psicologizzato: commento, parafrasi o simbolo di emozioni violente e ...
Leggi Tutto
In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] rivolta alle biografie degli artisti all’interno del genere letterario delle Vite degli Uomini Illustri conduce alla redazione di Vite dedicate esclusivamente a pittori, scultori e architetti, occasione di una vera e propria iniziale storia dell’a ...
Leggi Tutto
(I, p. 126; App. II, I, p.3; III, I, p. 3; IV, I, p. 7)
Popolazione. − Al censimento del 1981 la popolazione residente faceva registrare una sensibile ripresa (1.217.791 ab.: +4,4% rispetto al 1971), in [...] 'industria diffusa, in generedi piccola dimensione.
In realtà di S. Silvestro o di Beffi; affreschi di Andrea Delitio a L'Aquila; ciclo di affreschi in S. Pietro in Coppito presso L'Aquila), chiarendo zone di influenza, attività e corpus dipittori ...
Leggi Tutto
SIENA
Bruno Santi
(XXXI, p. 710; App. I, p. 1003; II, II, p. 823)
Per dati statistici provinciali v. Toscana (Tabelle), in questa Appendice.
Arte. - La tradizione della scuola artistica di S., prolungatasi [...] forte di uno straordinario patrimonio in genere soddisfacentemente conservato, grazie anche a una rete di strutture personalità eccezionali, come il ''Maestro degli Angeli ribelli'', pittoredi grande capacità espressive, e lo scultore Marco Romano. ...
Leggi Tutto
GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] 1309, il patronimico del pittore, 'di Bondone' con la notazione che egli faceva parte della parrocchia di S. Maria Novella.Nel al sec. 17° e non conosce riscontri documentari di alcun genere. Ma il già citato documento del dicembre 1313 riguardante ...
Leggi Tutto
Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] epoche successive. Nel cinema delle origini, per es., si ispirano al vedutismo pittorico gli operatori Lumière, che rinnovano il repertorio iconografico di un genere assai diffuso in p. e divulgato dagli spettacoli ottici, quali panorama, diorama ...
Leggi Tutto
FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] , e dalle ghiere a ventaglio delle aperture, in genere ad arco ribassato con estradossi a dorso d'asino più antica e autentica personalità pittoricadi cultura fiorentina è da individuare plausibilmente nel Maestro di Rovezzano, autore della Madonna ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...