CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] Madonna.
Nella collezione del maresciallo J. M. von der Schulenburg (F. Haskell, Mecenati e pittori, Firenze 1966, ad Indicem)erano del C. almeno nove fra quadri digenere e ritratti (A. Binion, in The Burlington Magazine, CXII [1970], p. 298), ma ...
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GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] .
Qui, la presenza di opere di Palma il Giovane e di A. Maganza, nonché dei due pittori più noti attivi in città nella prima metà del Seicento, Bissoni e Damini, amplifica nel G. una tendenza, già presente nelle sue scene digenere, a coniugare i ...
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MANTOVANI, Alessandro
Sara Parca
Nacque nel 1811 da Giacomo e da Rosa Reali a Ferrara, dove iniziò giovanissimo l'apprendistato come decoratore sotto la guida dell'ornatista e scenografo F. Migliari, [...] del Popolo. Continuò a coltivare anche la pittura digenere e di paesaggio con opere che, sempre nel 1846, V, Paris 1966, p. 758; A.P. Torresi, Secondo Diz. biografico dipittori restauratori italiani dal 1750 al 1950, Ferrara 2003, p. 96; U. Thieme ...
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MARCOLA (Marcuola), Marco
Federico Trastulli
Nacque il 31 marzo 1740 a Verona, nella parrocchia di S. Quirico, da Giovanni Battista; e fu senza dubbio il più autorevole membro di una numerosa famiglia [...] due filoni antitetici, eppure complementari: le scene digenere - al cui interno vanno collocate le , in Atti e memorie della Soc. istriana di archeologia e storia patria, XX-XXI (1972-73), pp. 269-280; Id., Pittori veronesi del '700. M. M., in ...
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MALERBA, Emilio, detto Gian Emilio
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 nov. 1878 dall'antiquario Maurizio e da Ermenegilda Vacchini (fu registrato con i nomi Emilio Giuseppe Giovanni e adottò quello [...] alla pittura digenere, il dipinto mostrava l'interesse per una fisionomia oggettiva e penetrante; un taglio fotografico perentorio, ribadito nei due quadri appesi al muro bruscamente esclusi dall'inquadratura. La fattura pittorica, brillante e ...
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COCCORANTE, Leonardo Carlo
Gennaro Borrelli
Figlio di Matteo e di Antonia Pianese, nacque a Napoli l'8 nov. 1680. Altre poche notizie biografiche su questo pittoredi rovine "bizzarre" e giardini ornati [...] coll. priv.) appaiono singolari per le composizioni di gruppi di ritratti.
L'intervento dipittoridi figure in tutte le opere del C. di tal genere. Altra presenza è quella di Giuseppe Tomaioli: i suoi gruppi di turisti e di borghesi, veri ritratti di ...
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FELICI, Giuseppe
Francesca Bonetti
Nacque a Cagli nel 1839 da Crescentino, ricco possidente originario di Castel Leone, e da Maria Ubaldi. Dopo gli studi nel campo delle lettere, della musica e delle [...] rete di rapporti che egli strinse, anche sul piano personale, con numerosi artisti - musicisti, compositori, cantanti e attori, pittori e egli si dedicò anche alla veduta e alla fotografia digenere, è documentata tra l'altro dal catalogo dello ...
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GIOJA, Edoardo
Gloria Raimondi
Figlio di Belisario e di Marianna Giovannelli, nacque a Roma il 27 sett. 1862.
Compiuti gli studi classici in un istituto francese di Roma, si dedicò alla pittura sotto [...] - seguace di M. Fortuny e autore di dipinti digenere - con il quale, tra l'altro, eseguì nel 1878 Interno di antiquario (ripr dell'Esposizione di belle arti di Roma, il G. si presentò nella doppia veste dipittoredi storia e di sensibile paesaggista ...
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DRAGHI, Giovanni Evangelista
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Genova nel 1654 da Giovanni Evangelista e da Antonietta Poggi (Fiori, 1970, p. 112).
Formatosi presso Domenico Piola a Genova, intorno [...] ) risultava di mano del D., "pittoredi molto spirito di palazzo Costa Trettenero a Piacenza.
Al servizio di una committenza ora di religiosi, ora di esigenti aristocratici, instancabile esecutore di soggetti sacri e mitologici, allegorici e digenere ...
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CURRI, Antonio
Tommaso Scalesse
Nacque ad Alberobello (prov. di Bari) il 9 ott. 1848 da Tommaso e Porzia Greco.
Giovanissimo seguì Garibaldi a Napoli da dove fece presto ritorno, ma a Napoli si stabilì [...] necessità decorative e spaziali con quelle strettamente pittoriche, lasciando agli artisti ampia libertà di sviluppare le loro fantasie coloristiche o di comporre, secondo la moda, quadri veristici o digenere purché la pittura fosse in armonia col ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...