GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] . 118-127; M.T. Fiorio, Ambiente e paesaggio nella pittura lombarda del Cinquecento: convenzioni, immaginazione, realtà, in Lombardia. Il .), Roma 1991, pp. 31-39, 68-80; C. Salsi, Paesi "alla fiamminga", in Grafica d'arte, II (1991), 7, pp. 4-9; P. ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] ), che propongono il modello figurativo di matrice fiamminga del ritratto di gruppo.
Pur privo dello humour di F. Rossi, Bergamo 1989, p. 149; M. Carminati, N. B., in La pittura in Italia. Il Settecento, II, Milano 1990, p. 808; A. Barigozzi Brini, B. ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] ), che propongono il modello figurativo di matrice fiamminga del ritratto di gruppo.
Pur privo dello humour di F. Rossi, Bergamo 1989, p. 149; M. Carminati, N. B., in La pittura in Italia. Il Settecento, II, Milano 1990, p. 808; A. Barigozzi Brini, B. ...
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CEFALY, Andrea
Maria Pia Di Dario
Nacque a Cortale (Catanzaro) il 27 ag. 1827 da Domenico e da Carolina Pigonati-Ducos.
Il nonno, Antonio Cefaly, nel 1799 era stato "il primo nelle Calabrie" ad innalzare [...] delle cose da darne una trasposizione lenticolare e fiamminga, dall'altra quelle del Morelli, per il . C. musicofilo, ibid., XLIV (1965), n. 2, pp. 4 s.; V. Corbi, Pittura e scultura dal 1860, in Storia di Napoli, X, Napoli 1971, pp. 356, 398 nota 23 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il linguaggio della scultura barocca, creato a Roma dal genio di Bernini, si afferma [...] durante tutto il secolo, come d’altronde avviene per la pittura: da Nicolas Cordier, a cavallo tra il Cinquecento e il La scultura nel resto d’Europa
Una larga parte della scultura fiamminga del Seicento vive nel mito di Duquesnoy che, lasciata la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nuovo linguaggio e il primato italiano
Difficile scandire cesure cronologiche nette [...] A Roma, a Firenze, a Fontainebleau vengono a studiare i Fiamminghi e gli Olandesi che lavorano poi alle corti di Filippo II a tedesca del Cinquecento è rappresentato dall’interesse per la pittura di paesaggio, di cui si rintracciano le origini nelle ...
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MAZZONI, Guido
Luca Bortolotti
– Nacque a Modena intorno al 1450. Figlio di Antonio, notaio residente a Modena a partire dal 1442, il M., dopo la morte del padre, fu allevato dallo zio paterno Paganino, [...] Lendinara (Genesini) e naturalmente Niccolò dell’Arca – ma anche della tradizione tedesca, fiamminga e borgognona, sia nell’ambito della scultura (Claus Sluter), sia in quello della pittura (Jan van Eyck, Roger van der Weyden). Nei gruppi del M. tale ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] pervase di elementi aneddotici e fantastici di ascendenza fiamminga, forse ispirati a P. Brill. Nel Martirio C. Mutini, Roma 1987, pp. 73, 75, 112; G. Mancini, Considerazioni sulla pittura [1617-21], a cura di A. Marucchi-E. Salerno, I, Roma 1956, ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] dei Magi ai Girolamini e le quattro tavole nell'Annunziata di Nola, dove il rapporto del C. con la contemporanea pittura dei fiamminghi a Napoli appare in effetti assai stretto.
Fonti e Bibl.: C. D'Engenio Caracciolo, Napoli sacra [1623], Napoli 1923 ...
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JAQUERIO, Giacomo
Simone Baiocco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, figlio di Giovanni, attivo all'inizio del Quattrocento in ambito piemontese.
Poche sono le notizie sul padre [...] de Prindalle, il grande maestro di origine fiamminga giunto in Savoia dopo l'esperienza borgognona, 46; Schede Vesme, IV, Torino 1982, pp. 1380 s., 1383; E. Castelnuovo, La pittura di G. J., in Storia illustrata di Torino, a cura di V. Castronovo, I, ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...