PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] per il cinema, colori ottenuti artigianalmente per la pittura, perfino note inaudite per una sua eventuale tempo (1961), in Poesia in forma di rosa (1964) cerca l’informale, o i calligrammi, o un montaggio nevrotico da nouvelle vague, per arrivare ...
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Schifano, Mario
Bruno Di Marino
Pittore e regista cinematografico, nato a Homs (Libia) il 20 settembre 1934 e morto a Roma il 26 gennaio 1998. Tra i massimi pittori italiani del dopoguerra, noto anche [...] carriera, alla fine degli anni Cinquanta, come artista informale ma venne particolarmente influenzato dalla Pop Art statunitense, più incisivi protagonisti. Istintivo e gestuale come la sua pittura, per la rapidità con cui il mondo viene oggettivato, ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] ambito dell'arte ottica-cinetica lavora B. Riley (grande premio della pittura alla Biennale di Venezia del 1968) e opere cinetiche hanno prodotto neanche gli scultori più vicini, nel quinto decennio, all'informale: K. Armitage, L. Chadwick, R. Brown, ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] in una sorta di geroglifico sovraccarico di significati simbolici, quasi una pittura vivente. All'opposto, in un film come La passion de hanno costituito i tratti distintivi di un giornalismo informale, fuori degli schemi, come quello di Ruggero ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] astratto-concreta, neofigurativa, neocostruttivista, neodada, informale), puntando su nuovi raggruppamenti o lavorando Sotto il sole di Roma (1948) di R. Castellani e le fresche pitture d'ambiente di L. Emmer (Domenica d'agosto, 1950, Le ragazze ...
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Polidori, Gianni
Stefano Masi
Pittore, scenografo, arredatore e costumista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 7 novembre 1923 e morto ivi il 19 agosto 1992. Protagonista della scena cinematografica [...] l'influenza di C. Cagli, che lo portò a privilegiare l'informale rispetto al figurativo. Nel 1946 iniziò a lavorare come scenografo teatrale televisione, e poi esclusivamente al teatro e alla pittura. Si trasferì quindi a Genova, dove fu direttore ...
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informale
agg. [comp. di in-2 e formale1, sull’esempio del fr. informel nel sign. 1, e dell’ing. informal nel sign. 2]. – 1. Nella storia dell’arte del sec. 20°, termine con cui (in contrapp. a figurativo) è qualificata una corrente artistica...
materico
matèrico agg. [der. di materia] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio della critica d’arte, che si riferisce alla materia e al materiale, che privilegia la funzione espressiva della materia in quanto tale: pittura m., tendenza dei primi...