La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] pensatori del XIV sec., come Nicola di Autrecourt (1295 ca.-1350) e John Wyclif (1330 ca.-1384 ca.). Il Timeo di Platone, di grande importanza nel pensiero cosmologico e fisico del XII sec., pur se non del tutto dimenticato, non fu più considerato l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] spirito, non tenendo conto dello stile, metaforico e poetico, abituale ai due filosofi:
Come si è detto sopra, Socrate e Platone, suo discepolo, hanno sostenuto che la città deve essere governata e retta in modo tale che i cittadini abbiano in comune ...
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Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] a una mitica «età dell’oro», sono rinvenibili fin dall’antichità in testi cinesi del 5°-3° sec. a.C., nella Repubblica di Platone (427-347 a.C.), nelle dottrine della setta ebraica degli esseni (2° sec. a.C.-1° sec. d.C.). L’ideale della comunione ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] venoso-arteriale del sangue. Quanto al terzo sistema, G. fa del fegato (e non del cuore, d'accordo in questo con Platone ma in contrasto con gli anatomisti alessandrini) il principio delle vene e del sangue in esse contenuto. G. opera dunque una ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] ad Atene "ha, per il fatto stesso di rimanere, accettato" le leggi qualunque cosa esse gli richiedano di fare (Platone, Crit., 51d-e). Atene, in quanto comunità libera e democratica, dava ad ogni cittadino la possibilità di convincere la comunità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] possiede tutto in sé». Oppure: «La persuasione non vive in chi non vive solo di sé stesso». O, ancora, con riferimento all’espressione platonica del Gorgia: «Persuaso è chi ha in sé la sua vita: l’anima ignuda nelle isole dei beati» (pp. 9-10). Ma è ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] che l’uomo sia libero, nel senso che la maggior parte delle sue azioni dipende dalla sua volontà. Nel mito di Er, Platone sostiene che l’anima immortale, prima di incarnarsi, sceglie tra i vari modelli di vita e in questa scelta «la divinità non ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] lunghissimo, da Aristotele al filosofo francese Henri Bergson. Per una linea di pensiero che si fa risalire a Platone, per esempio, il senso del comico nascerebbe dalla consapevolezza della propria superiorità rispetto al difetto della situazione o ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] e filosofia
Il pensiero antico non riconosce due tipi di conoscenza, una filosofica e l’altra strettamente scientifica. In Platone si avverte l’esigenza di una distinzione tra il sapere delle s. particolari (aritmetica, geometria, astronomia) e la s ...
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In filosofia, nome generico di ogni concezione che tende a risolvere la realtà nel pensiero.
Il termine i. si cominciò a usare tra la fine del 17° sec. e il principio del 18°, per designare l’atteggiamento [...] hanno ritenuto possibile parlare di i. e di idealisti anche a proposito di dottrine e di pensatori antecedenti all’effettivo uso storico di quei termini: e così si può parlare, per es.. dell’i. soggettivo di Protagora o dell’i. oggettivo di Platone. ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...