Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] es., gli Eraclidi da Eracle) o di colui che ha generato un individuo (come Eracle per Illo) o del luogo di nascita (Platone di Atene) o di ciò che sta sopra la specie ('animale' genere di 'uomo'). Si possono inoltre ricordare: la divisione relativa ...
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possibilità La caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire. Il concetto filosofico della p. ha una storia assai complessa, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto [...] non-essere, come accade implicitamente nell’eleatismo, ed esplicitamente nella eleatizzante scuola megarica, con Diodoro Crono. Così Platone, che concepisce in termini eleatici il mondo dell’essere ideale, e in termini eraclitei quello del divenire ...
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Filosofo e astrologo fiammingo (n. Malines 1246 - m. dopo il 1310). Studiò, tra il 1260 e il 1270, a Parigi, dove si addottorò in arti (1266) e forse, più tardi, in teologia; partecipò al concilio di Lione [...] antico allievo. Quest'opera, che ha come motivo conduttore il tentativo di dimostrare la sostanziale concordia tra il pensiero di Platone e quello di Aristotele (di qui l'interesse dimostrato per lo Speculum da alcuni autori del 15º secolo, fra cui ...
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Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] . Dei suoi scritti ci restano solo frammenti. Lo stoicismo di P. è caratterizzato dalla ripresa di motivi platonici (del Platone giovanile o "socratico") e aristotelici: P. crede nell'eternità del mondo, combatte la divinazione, rivendica il libero ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] genere e quelli delle differenze e delle specie. Da buon lettore di Aristotele riconosce, del resto, che mentre i platonici hanno fondato la loro indagine logica sulla divisione, il filosofo, al contrario, le ha invece negato qualsiasi carattere di ...
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BANDINI, Francesco
Cesare Vasoli
Fiorentino, vissuto nella seconda metà del sec. XV, secondo le notizie fornite dall'Ammirato era figlio dì Giovanni di Piero e trascorse gran parte della sua vita negli [...] ungherese si trovava certamente nel 1485, allorché il Ficino inviava a lui e al Bonaccorsi una copia delle sue traduzioni da Platone. Non abbiamo notizie di un ritorno in patria del B., che sembra morisse in Ungheria, nel comitato di Somogy, dopo il ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] sottovalutare il fatto che ben tre dei dieci volumi dei Gesammelte Werke sono dedicati al pensiero greco. Gadamer esclude che in Platone il bene possa essere ridotto a una sorta di oggetto ideale di cui si possa avere scienza allo stesso modo delle ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] ritenevano di non possedere alcuna certezza e che quindi non esprimevano alcuna opinione, sospendendo il giudizio (epochè). Anche Platone contrappose la parola dògma, intesa come opinione o credenza, al termine epochè, inteso come rinuncia a definire ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] cui non restava se non la virtù dell’accettazione. Col neoplatonismo si ebbe una ripresa di motivi tipici dell’e. platonica ma con un’accentuata impronta mistica, che trasfigurava la dottrina delle virtù in funzione dell’ascesi e della ricongiunzione ...
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Teologo e logico (Berlino 1884 - Münster 1956). Prof. di teologia sistematica e filosofia della religione a Breslavia (1917-19), insegnò successivamente a Kiel, poi a Münster (dal 1928), dove nel 1943 [...] . Discusse da un punto di vista logico le tesi metafisiche più importanti del pensiero occidentale, da Platone ad Aristotele, dalla filosofia scolastica a Leibniz e Bolzano. Tra le opere di logica la più importante è Grundzüge der mathematischen ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...