Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] , ciò che rimane stabile al di là della mutevolezza del dato sensibile e della molteplicità delle apparenze. Così la dottrina platonica (e prima ancora quella di Socrate, cui già Aristotele attribuiva la scoperta del c.) intende il c. come ciò che ...
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Figlio (seconda metà del sec. 5º a. C.) di Pitocle, del demo attico di Mirrinunte, ricco, bellissimo. Fu della cerchia di Socrate, ma non propriamente un suo scolaro. Pieno di entusiasmo, amante del bello, [...] (Φαῖδρος ἢ περὶ καλοῦ "Fedro o del bello"), scritto negli anni della maturità del filosofo e in cui è svolta, tra l'altro, la dottrina platonica dell'eros come attrazione universale verso ciò che è bello e quindi, necessariamente, desiderabile. ...
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Filosofo (m. Chartres 1155 circa), maestro a Chartres (1121) e forse a Parigi, cancelliere della scuola cattedrale a Chartres, autore di un commento alla Genesi "secundum physicam" (De sex dierum operibus), [...] al De Trinitate di Boezio e al De inventione. È uno dei maggiori rappresentanti del platonismo medievale: sotto l'influenza del Timeo di Platone, di Macrobio, di Boezio, elabora una dottrina teologica che risente di suggestioni di derivazione ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] nelle quattro virtù della prudenza, fortezza, temperanza e giustizia; egli affermava, poi, che la logica era stata aggiunta da Platone, il quale aveva discusso le cause delle cose e dei costumi, e ne aveva scrutato la natura proprio grazie alla ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] magic and neoplatonic philosophy: 'Ennead' 4.35 in Ficino's 'De vita coelitus comparanda', in: Marsilio Ficino e il ritorno di Platone. Studi e documenti, a cura di Gian Carlo Garfagnini, Firenze, Olschki, 1986, 2 v.; v. II, pp. 351-369.
Crombie 1964 ...
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Filosofo e matematico (Genova 1667 - Napoli 1746). A Napoli verso il 1690, vi studiò il diritto. Entrato nella cerchia di N. Caravita, contribuì con lui alla creazione dell'Accademia Palatina (1698) che [...] degli antichi e dei moderni, 1724). Nell'opera La vita civile e l'educazione del principe (1709) sostiene, con chiara derivazione platonica, la necessità che a condurre gli stati siano i filosofi e delinea la figura di un principe virtuoso e saggio ...
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Teologo e filosofo (n. Poitiers 1070 - m. 1154); studiò sotto Bernardo di Chartres e insegnò a Chartres e a Parigi. Dal 1142 vescovo di Poitiers. Partecipò attivamente alle dispute circa la questione degli [...] è il commento a quattro opuscoli teologici di Boezio ove svolge la dottrina della forma, secondo la tradizione platonica di Chartres; è autore anche di alcuni commenti scritturali (Sermones super Canticum canticorum, commenti ai Salmi, alle epistole ...
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Filosofo (n. Costantinopoli 1355 circa - m. Mistrà 1450 circa). Nel 1393 si trasferì a Mistrà, presso l'antica Sparta, e vi rimase per molti anni a capo di una scuola filosofico-religiosa di schietta impronta [...] e religiose del suo pensiero, informato all'ideale di una società e di una spiritualità basate sui principî platonici e sulla sapienza ellenica. Accusato di sovvertire la religione rivelata, fu tacciato di ateismo da Giorgio Scolario, patriarca ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] da Damascio che si stabilì a Emesa (Hims), nella natia Siria; qui, e in altre città del Vicino Oriente, la filosofia platonica e i rami della scienza a essa affini, erano presenti già da tempo. Nella vicina Apamea sull'Oronte, che diede i natali ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] , Averroè, ecc.). Professò un aristotelismo fortemente imbevuto di neoplatonismo. Nell'opera L'armonia tra Platone e Aristotele cercò una conciliazione tra la tesi platonica che il mondo ha avuto un principio e quella aristotelica che è ingenerato, e ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...