SESTII, Scuola dei
Guido Calogero
Scuola filosofica, fiorita a Roma, per breve tempo, sul principio dell'era volgare. Il nome le venne dal fondatore, Quinto Sestio (nato intorno al 70 a. C.), e dal [...] -stoico si aggiungevano d'altronde elementi pitagorici (fede nella metempsicosi, astensione dal cibo carneo, ecc.) e platonico-aristotelici (considerazione dell'anima come entità incorporea e inestesa).
Bibl.: G. Zeller, Die Philosophie der Griechen ...
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Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] . È probabilmente questo il motivo per cui – come osserva Kant nell’Introduzione alla Critica della ragion pura (➔) (1781) – molti pensatori, Platone in testa, hanno pensato che senza i sensi si potesse conoscere meglio e di più, anzi, che si potesse ...
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Accademia platonica fiorentina
Cerchia di umanisti fiorentini che erano soliti riunirsi attorno a Ficino. L’A. p. f. aveva sede nella villa di Careggi, donata da Cosimo de’ Medici nel 1462 al filosofo [...] della cultura quattrocentesca. Il modello cui Ficino si ispirava era quello del Simposio platonico. Fortemente influenzata da Ficino e dal suo tentativo di conciliare platonismo e cristianesimo, l’A. decadde dopo la morte del filosofo. Alla guida del ...
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Filosofo (Cuts, Vermandois, 1515 - Parigi 1572). Il nome di R. è legato soprattutto alla riforma della dialettica (Dialecticae institutiones ad Lutetiae Parisiorum Academiam , 1543), cioè allo sforzo di [...] e la dialettica, liberata dal formalismo astratto della logica scolastica di impianto aristotelico e ricondotta al metodo socratico-platonico. Dalla cattedra del Collège Royal (1551) trattò poi tutte le arti liberali, ampliando il proprio interesse ...
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SCÈVE, Maurice (o Sève, di cui Scève è la trascrizione dotta)
Natale Addamiano
Poeta francese, nato verso il 1510 a Lione, ivi morto verso il 1560 o 1562. Nel 1533, studente di giurisprudenza ad Avignone, [...] de plus haute vertu, che può vantarsi di essere il più oscuro libro di Francia, il S. canta le gioie dell'amor platonico in 449 dizains (ababbccded), divisi per gruppi di nove da figure o emblemi. La profonda oscurità del poema è voluta. Délie è ...
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TERMINISMO
Guido Calogero
. Il latino terminus, "termine", traduce nel linguaggio filosofico medievale il greco ὅρος, di cui Aristotele si serve, nella sua logica, per designare il costituente ultimo [...] il problema della distinzione della parola dal concetto. S'intende allora perché quando, nel Medioevo, alla considerazione platonico-realistica dei concetti (e quindi anche dei termini del sillogismo, in quanto concetti) quali universali esistenti in ...
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Filologo tedesco, profondo e acuto investigatore di problemi letterarî e di storia della filosofia antica. Nato ad Amburgo il 18 settembre 1824, studiò a Bonn dal 1844 al '48 sotto Ritschl e Brandis e [...] dei primi tre libri della Politica d'Aristotele con molte e acute congetture testuali (1872), la pubblicazione dello pseudo-platonico trattato sull'indistruttibilità del mondo (1876), lo studio su Luciano e i cinici (1879). Per consiglio di lui l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Akrasia. Debolezza morale e uomini malvagi
Agnese Gualdrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Impiegato per la prima volta da Aristotele, [...] e attribuiva l’avvento di squilibranti passioni alla causa esterna dell’ate o alla trasmissione del menos. Tuttavia, già a Platone risulta bene evidente come una teoria secondo la quale nessuno fa il male di proposito faccia poca presa sugli uomini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Scuola di Chartres e la riscoperta di Platone
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel generale rinnovamento sociale e [...] riflessione l’amore per le lettere classiche, l’interesse per le nuove fonti scientifiche e una nuova esegesi teologica.
L’eredità platonica
Teodorico di Chartres
L’Unità
Tractatus de sex dierum operibus
C’è, dunque, una sola realtà che è unità, e ...
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speculazione (ispeculazione)
Termine del linguaggio scolastico, entrato nell'uso comune trecentesco fra Villani e Boccaccio, che designa l'attivatà propria dell'intelletto; in D. occorre a designare l'operazione [...] circa la realtà, coglie la verità nel mondo creato come in uno specchio, risalendo dagli effetti alla causa: l'idea platonico-agostiniana (Aug. Trin. V VIII 14; cfr. Paul. I Cor. 13, 12) è stata ampiamente sviluppata nel Medioevo (cfr. Glossa ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...