BRUNI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Manduria il 15 dic. 1593 da Giulio Cesare, originario di Asti, e da Isabella Pasanisi. Dopo i primi studi in patria (sembra abbia avuto come maestro tal Matteo [...] che attendono a copiar le favole antiche, ma le piace filosofar con nuove e capricciose fantasie per non essere nel numero della plebe de' poeti".
Quel che vi è di più schematico, e di più scontato, nell'imitazione del Marino rivive nell'opera più ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] a protagonista non più il contadino ingenuo e rassegnato descritto dai demopsicologi della scuola di G. Pitrè o la plebe di G. Verga, vittima passiva di una secolare oppressione, ma un essere dotato di intelligenza vivace e soprattutto consapevole ...
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COSTANZO, Giuseppe Aurelio
Rosa Maria Monastra
Nacque a Melilli (Siracusa) il 6 febbr. 1841, e in quelle campagne trascorse la fanciullezza accanto alla madre Maria, la cui mite immagine di analfabeta [...] avversione individualistico-libertaria alla crescente massificazione sociale si precisa infatti a poco a poco come timore della "plebe" e delle minacce sovvertitrici (si vedano, per esempio, Per una visita, I monelli, XXIX luglio: meminisse iuvabit ...
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CASSOLI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Reggio Emilia il 19 sett. 1749 dal conte Antonio e da Caterina Pegolotti. Formatosi nel collegio dei gesuiti di Reggio, dal quale uscì nel 1768, si distinse [...] . Tra queste vanno citate l'ode A Giovanni Paradisi, eco della sua esperienza rivoluzionaria, dei suoi contatti con la "plebe indocile", e quella A Luigi Lamberti erroneamente attribuita a quest'ultimo (L. Lamberti, Poesie e prose, Milano 1823, p ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] dilettevole a leggersi quanto la Vita di quel Benvenuto Cellini scritta da lui medesimo nel puro e pretto parlare della plebe fiorentina. Quel Cellini dipinse quivi se stesso con sommissima ingenuità, e tal quale si sentiva di essere: vale a dire ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] non fu possibile l'intesa (Guastalla, p. 213). Il B. fin dal 1828 svolgeva opera di proselitismo "fra i giovani della plebe" (La Cecilia, p. 55): non tanto forse con un diretto intento patriottico, che nei suoi scritti compare assai raramente (non ...
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FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] di Neri), mentre l'anno successivo fu incaricato da P. Villari di recarsi a Napoli "a studiare la miseria di quella virtuosa plebe" (p. 640).
A Napoli il F. soggiornò dagli ultimi giorni d'aprile alla fine di maggio del 1877, avendo come guida G ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] , il divertimento e l'autentica zuffa) della vita cittadina veneziana. Due fazioni, in cui tradizionalmente si divideva la plebe veneziana (dei castellani e dei canaruoli, ossia degli abitanti dei sestieri di Castello e di Cannaregio, ai quali si ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] vita popolare e di ardori politici, tra le bande dei cardinal Ruffo e gli eroi libertari della Rivoluzione, la folla della plebe partenopea e Domenico Cirillo, il re Ferdinando e Nelson, Mario Pagano e lady Hamilton, la sanguinaria spavalderia di fra ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] «Poligrafo», Monti accusa il Vocabolario della Crusca di imporre il dialetto fiorentino, becero, popolaresco e intelligibile solo dalla plebe di Firenze, quale modello della lingua comune e illustre. L’autorità del fiorentino sta nell’essere il più ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....