lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] Campania). In questo contesto economico e sociale, si crearono opportunità di iniziativa anche per le donne di condizione plebea, quelle che come Atistia, moglie di Eurisace, affiancarono il consorte nella conduzione dell’attività familiare, o figure ...
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Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] , o anche, in talune esperienze novecentesche, con lo Stato e con le élites al potere, soprattutto con quelle recenti di origine 'plebea'.Tutto ciò, pur partendo dall'esperienza russa, ha tuttavia a che fare con la deriva che ebbe il concetto di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Microstoria e microstorie
Osvaldo Raggio
La microstoria è forse l’esperienza storiografica italiana che ha avuto l’eco maggiore nella storiografia internazionale di fine Novecento, almeno a giudicare [...] . monografico: Villaggi: studi di antropologia storica, a cura di G. Levi.
E.P. Thompson, Società patrizia, cultura plebea. Otto saggi di antropologia storica sull’Inghilterra del Settecento, Torino 1981.
«Quaderni storici», 1982, 50, nr. monografico ...
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giacobinismo
Bruno Bongiovanni
Estremismo e intransigenza nell'azione politica
Il termine giacobinismo si riferisce alle posizioni di un gruppo politico emerso nel corso della Rivoluzione francese, [...] Stato di diritto e delle libere istituzioni, all'interno del quale il giacobinismo costituì una deviazione autoritario-plebea e terroristica. Le interpretazioni di tipo democratico-radicale, invece, hanno teso a giustificare il giacobinismo come ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] negli aspetti del modello sulla cui riconosciuta positività la cultura alta legittima i comportamenti e i valori della cultura plebea.
Le origini. - C'è oggi, in singolare coincidenza con le origini e la cronologia della camorra, largo consenso su ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] di quei secoli. In quel mondo il mutamento economico porta, in varia misura, alla formazione di fortune che possono essere plebee quanto all'origine, ma non lo sono quanto all'esito, dominato, questo, in forma che potrebbe dirsi socialmente imperiosa ...
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Raffaele La Capria
Napoli
Napul’è mille culure
Napul’è mille paure
(Pino Daniele)
Tra autocritica e autoincanto
di 5 aprile
Va in scena al Teatro Mercadante, alla presenza del presidente della Repubblica, [...] e che è diversa dal sottoproletariato (dal popolo) delle altre città italiane. Così c’è una Napoli borghese e una Napoli plebea, due culture che spesso si fondono, spesso si trovano in contrasto e spesso tendono a sopraffarsi, ma anche ad arricchirsi ...
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DATI, Bonturo
Maria Alice Nigido
Si può dire che nulla si sa, allo stato attuale degli studi, del luogo di origine e della condlizione sociale ed economica degli antenati del D., non essendo plausibile [...] a strumento di frode e malversazione"; e "l'eccezione ironica fuor che Bonturo aderge questo borghese demagogo sulla massa plebea che fece dei pubblici uffici il più sfacciato mercimonio" (F. P. Luiso). La vivida figura tratteggiata da Dante restò ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] civile con il movimento della cultura e con le riforme. Ma, dopo l'illusione riformatrice, la monarchia borbonica si era "fatta plebea" con la reazione del '99, e tale aveva continuato ad essere sino al 1860. L'ampiezza di questo impianto nel quale ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] capitoli da parte del viceré, il Genoino, l'Arpaia e i vari esponenti del "popolo civile" ritennero che la rivolta plebea avesse assolto il suo compito. Si preoccuparono di guadagnare la fiducia dell'Arcos, ponendo fine alle violenze e restituendo al ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
smaccato
agg. [etimo incerto; non sembra possa considerarsi un part. pass. di smaccare]. – Esagerato, eccessivo, quasi esclusivam. nell’espressione dolce s., stucchevole, e per estens., assol.: un vino s., troppo dolce. Più com. in senso fig.:...