QUADRIGARIO, Claudio (Q. Claudius Quadrigarius)
Arnaldo Momigliano
Annalista romano dell'età di Silla (circa 80 a. C.). La sua persona e la sua opera storica hanno suscitato una quantità di controversie.
Livio [...] (circa 184 a. C.) e fu il Claudio fonte di Livio: di solito si nega invece che l'opera di Clodio citata da Plutarco sia da identificarsi con gli annali di Q. Le poche citazioni ci permettono di dedurre che Q. dava molto più posto alla storia più ...
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Storico italiano dell'antichità (Torino 1902 - Pregassona, Canton Ticino, 1998); prof. univ. dal 1936, insegnò nell'univ. di Milano; socio nazionale dei Lincei (1989). La sua copiosa produzione testimonia [...] capoparte (2 voll., 1933); La politica imperiale di Roma (1936); Nerone e i suoi tempi (1949); Il tempo di Augusto (1951); Plutarco e il V secolo (1955); La lotta politica nel mondo antico (1955; nuova ed. 1963); Isocrate (1959); L'ellenismo e l ...
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antichità Età antica, in contrapposizione all’età di mezzo (o Medioevo) e all’età moderna. In particolare, con il nome di a. si continua convenzionalmente a indicare lo studio di alcune discipline sussidiarie [...] ) hanno acquistato una fisionomia propria. Le ricerche antiquarie, non ignote agli antichi Greci (Ippia di Elide, Cratero, Polemone, Plutarco) e ai Romani (Varrone, Verrio Flacco), si affermarono nei sec. 15° e 16°, a opera principalmente di Italiani ...
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POMPEO Magno, Gneo (Cn. Pompeius Cn. filius Sex. nepos Magnus)
Arnaldo Momigliano
Uomo politico romano (106-48 a. C.). A 17 anni, nell'89 a. C., cominciò la sua carriera militare al seguito del padre [...] imparò da Cesare: a tenere a sua disposizione le legioni. E perciò diventò Augusto.
Fonti: Le fonti principali sono Plutarco, vite di Pompeo e di Cesare, nonché, in misura minore, quelle di Silla, Sertorio e Lucullo; Appiano, Guerre mitridatiche ...
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Si chiamava così l'assemblea popolare spartana. Da una glossa del lessicografo Esichio, secondo la quale il verbo ἀπέλλω significava "chiudere" e il plurale ἀπέλλαι equivaleva a "steccati" e "adunanze [...]
Re ch'hanno Sparta la leggiadra in core;
Ed i geronti antichi: indi i plebei
Pieghino di lor leggi al giusto impero.
(Plutarco, Licurgo, trad. Cavallotti).
Questi versi vanno sotto il nome di Tirteo, e anche se non sono suoi sono certo di un poeta ...
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WYTTENBACH, Daniel Albert
Filologo, nato a Berna il 7 agosto 1746, morto a Oegsgeest il 17 gennaio 1820. Fu professore di scuole medie dal 1771, quindi, dal 1779, di università ad Amsterdam; nel 1799 [...] Leida il 27 aprile 1830).
Fu uno dei maggiori filologi olandesi. La sua opera più importante è l'edizione dei Moralia di Plutarco (con la trad. di W. Xylander e con indici, voll. 15, Oxford 1795-1830; Lipsia 1796-1835). Scrisse inoltre studî varî di ...
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(gr. Xαιρώνεια) Antica città della Beozia, nella località odierna di Caprena. Vi si combatterono due importanti battaglie: nel 338 a.C Filippo II di Macedonia sconfisse le forze confederate greche, costituite [...] Archelao, generale di Mitridate VI re del Ponto, durante la prima guerra mitridatica. C. fu anche la città natale dello storico Plutarco (46-50 d.C.). Venne distrutta nel 551 da un terremoto.
La città si stendeva ai piedi dell’acropoli, di cui ...
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Scrittore spagnolo (Treceño, Asturie di Santillana, 1480 circa - Mondoñedo, Lugo, 1545); francescano, inquisitore di Toledo e di Valenza, vescovo di Cadice, poi di Mondoñedo; accompagnò Carlo V nei suoi [...] , nella forma narrativa corredata d'immaginarie lettere di Marco Aurelio e in molte parti derivata dalle pagine morali di Plutarco, Valerio Massimo, ecc., una guida dei principi. Il Menosprecio de corte y alabanza de aldea (1539) è ugualmente un ...
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Tipografo (Amiens 1505 - Parigi 1576). Divenuto "maître" nel 1530, fu nominato "imprimeur du Roi" nel 1566. Succedette nell'attività tipografica al suocero A. I. Badius (v.), del quale conservò fino al [...] V. impiegò soltanto caratteri romani. Tra i suoi migliori prodotti sono il Quintiliano (1542), i Rerum Venetarum libri XII del Bembo (1551), le Vite (1559) e le Opere complete (1567 e 1574) di Plutarco nella traduzione francese di Jacques Amyot. ...
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REA SILVIA
Nicola Turchi
. Detta anche Ilia, vergine vestale che, fecondata da Marte, diede alla luce Romolo e Remo. Intorno a questa figura mitica si sono accumulati gli elementi leggendarî che si [...] due divinità più care al devoto orgoglio dei Romani: Marte e Vesta. Questa leggenda sembra adombrata in quella riportata da Plutarco (Rom., 3), per cui Tarchezio re di Alba avrebbe veduto un membro erigersi nel focolare, e questa visione sarebbe ...
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plutarchiano agg. – Relativo allo scrittore greco Plutarco (50 d. C
dopo il 120), alla sua opera e ai caratteri di essa, con partic. riferimento alle Vite parallele (Βίοι παράλληλοι), dove mette a confronto in coppia eroi greci e romani (Teseo...
plutarchismo
s. m. [der. del nome di Plutarco (v. la voce prec.)]. – Tendenza a considerare i grandi personaggi dell’antichità greca e romana, illustrati e messi a confronto da Plutarco nelle Vite parallele, come eroi, modelli di virtù, personificazioni...