Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] aspre talora per contrasti ideali, ma luminose sempre di poesia.
Nei tre primi lustri del secolo la sua variazioni, due sonatine, un ottetto, due trii e altra musica da camera, liriche; 1795: tre sonate op. 2 e tre serie di variazioni per pianoforte ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] in dialetto del Wessex. È quindi difficile precisare provenienza, datazione e attribuzione. La poesia pagana è di genere epico (sul tipo del poema Beowulf) e lirico. In quest’ultima, di tono melanconico e pessimistico, si distinguono: il dream, canto ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] po’ diverso da quello d’Irlanda. Nel 18° sec. la poesia popolare scozzese assurse a fama continentale e se ne cercarono le fonti, gruppo britannico s’ispirava, per la saga eroica e la lirica guerriera, alle lotte contro i Sassoni invasori (dal 5° sec ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] gli elementi buffoneschi e triviali si fondono con quelli poetici e lirici con una levità in cui è forse il segno maggiore del facile fonte di riso che è sempre stata la parodia della poesia tragica; ché invece A. subì l'influsso di Euripide almeno ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] ma si scrissero i. anche in forme più chiaramente liriche e i. furono introdotti anche nelle tragedie. Particolare famoso della Pentecoste (Veni creator spiritus). Nel 10° sec. la poesia innologica fiorì in alcuni chiostri, e nell’11° sec. si ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] ai suoi tempi, e non furono probabilmente senza influsso sulla poesia latina dei goliardi e su quella volgare dei trovatori, i lo sfondo psicologico e intellettuale sul quale matura la lirica trovadorica. Sono poi da ricordare: il complesso degli ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] egli venne scrivendo e pubblicando fin dal 1836 (Confessioni) e che riunì nel volume complessivo di Poesie nel 1872: versi nuovi nella lirica italiana per l'accorata, cristiana introspezione e per il senso profondo della natura venutogli in parte da ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] raramente impiegarono il vecchio sistema monostrofico. Mentre nella lirica ionica, e in genere nella lirica monodica, la poesia era accompagnata dal suono della lira, ossia era cantata, la poesia corale poteva essere accompagnata da danze, come negli ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] e cioè vivente artisticamente, esigeva la vitalità e la fecondità lirica di ogni zona poetica. È qui il senso positivo della cosiddetta "soggezione della musica alla poesia" gluckiana, la quale finisce per risolversi proprio in totale riespressione ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] e sofferenze. L'amore, parte essenziale della lirica archilochea, si esprime talvolta violentemente, con linguaggio invettiva.
La personalità di A. quale emerge dal complesso della sua poesia ci mostra una morale tendente al fatalismo; da ciò l'invito ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...