Letterato francese, nato il 22 giugno 1738 a Aigueperse (Alvernia) e morto il 1° maggio 1813 a Parigi. Docente di poesialatina al Collège de France, assurse a rapida fama con la traduzione delle Georgiche [...] il Paradiso perduto di Milton, e compose il poema La Pitié. Richiamato nel 1802 dal Consolato, riebbe la cattedra di poesialatina al Collège de France e il suo grado di accademico. In questo ultimo periodo di quiete compose: L'homme des champs ...
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Nacque ad Alessandria il 17 dicembre 1704, ed ivi morì il 6 marzo 1785. Studiò a Roma nel Collegio Romano. Destinato alla carriera ecclesiastica, preferì entrare nella Compagnia di Gesù, dove si segnalò [...] subito nelle lettere classiche e in particolare nella poesialatina. Le sue satire De tota graeculorum huius aetatis litteratura (1737), uscite anonime, misero il mondo letterario d'allora a soqquadro, tanto che furono messe all'indice da Clemente ...
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Nativo di Costantinopoli, emigrò in Italia, dove visse miseramente, insegnando il greco in Bologna (tra il 1458 e il 1465) e in Roma, nell'intimità del cardinale Bessarione che lo stimava assai. Sperando [...] una scuola di lingua e letteratura greca, frequentata anche dal Poliziano, il quale indirizzò a Lorenzo de' Medici una poesialatina per sollecitarne la liberalità verso il maestro, che minacciava d'andarsene. In cerca di miglior fortuna A. volle ...
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Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesialatina al Collège de [...] e linguista che storico interprete di una civiltà e di una poesia. Con la sua opera di erudito, la sua esperta sapienza nell'Associazione Budé. Altre opere: Éléments dialectaux du vocabulaire latin, 2ª ed., Parigi 1928; Philologica, Parigi 1940: ...
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Poeta catalano nato a Pollenza (Maiorca) nel 1854 e ivi morto nel 1922. La vocazione dell'arte preparò un mutamento profondo della sua vita. Le prime liriche (Poesies, 1885) fiorirono nel raccoglimento [...] si traduce nello sforzo costante di conquistarsi il proprio sentimento in forme chiuse e ben definite: classicismo formale che culmina con le Horacianes (1906), dove è più vivo lo studio della lirica barbara carducciana e della poesialatina e greca. ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] r., ma dettate da ragioni particolari di stile o d’espressione e in alcuni casi come mero gioco di parole. Alla poesialatina, come alla greca, basata sulla quantità sillabica e non sull’accento, la r. fu sempre estranea.
Solo nel Medioevo, quando ...
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Componimento lirico con strofe monometre o polimetre che, di solito, contano non più di 6 o 7 versi e ripetono lo stesso schema. È per lo più d’ispirazione amorosa o morale-civile.
La parola appare nell’antica [...] Pindaro. In età alessandrina avvenne il distacco dalla musica. I metri, vari e complessi, dell’o. greca furono introdotti nella poesialatina da Catullo e da Orazio, ma in seguito, a parte qualche rara eccezione, caddero in disuso.
A essi si attinse ...
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Poeta (Reggio di Calabria 1819 - ivi 1898); vincitore, col poemetto Xiphias, del primo concorso internazionale di poesialatina, indetto nel 1845 dall'Accademia di Amsterdam. Dedito a studî di antichità [...] (alcuni anche in greco), ventitré elegie (di cui le ultime sei ispirate alle rovine di Pompei), dialoghi lucianei, lettere, epigrafi latine. Ma l'opera migliore resta lo Xiphias (ed. con trad. it. di M. Coppino, 1855), poema in tre canti in esametri ...
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Poeta e grammatico latino (fine del 2º sec. a. C.), amico di Lutazio Catulo; scrisse versi d'amore d'indirizzo ellenistico e un carme in settenarî trocaici sulla storia della letteratura (o solo della [...] poesia) latina, del quale rimangono pochi frammenti: in uno sostiene che l'influsso della poesia greca in Roma ebbe inizio al tempo della seconda guerra punica; in un altro allude malignamente ai rapporti fra il poeta Terenzio e i nobili suoi ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] gli storici Ferreto de’ Ferreti e Giovanni da Cermenate, il poeta Giovanni del Virgilio che cercò di indurre Dante alla poesialatina. Dante vi si cimentò, avendo già scritto in l. trattati in prosa, tra i quali il De vulgari eloquentia e ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...