Poeta portoghese (Coimbra prima del 1490 - Tapada, Entre Douro e Minho, 1558). Imitando le forme poetiche italiane, che conobbe profondamente durante il suo soggiorno in Italia (1521-26) e per la consuetudine [...] con i migliori ingegni italiani del tempo, rinnovò la poesia portoghese, decaduta a facile rimeria cortese. Al ritorno in nobiltà di linguaggio e acuta ironia. Derivazione della commedia latina e, più direttamente, dell'italiana sono le commedie in ...
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Poeta latino (secc. 2º-1º a. C.). Si ritiene da alcuni che si chiamasse Levio Melisso. Fu dell'ambiente di Q. Lutazio Catulo, console nel 102 a. C., che accoglieva la cultura greca, specialmente nelle [...] ellenistica. Ma la poesia di L. non si limitava alla forma dell'epigramma, aveva carattere narrativo e dovette avere influsso non trascurabile sui poetae novi, anche se poi il ricordo di L. si offuscò nel rigoglio dell'elegia latina. Ma nel periodo ...
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Filologo classico (Cuneo 1892 - Muzzano 1961), prof. di letteratura latina (dal 1928) nelle univ. di Cagliari, Padova, Bologna e infine Torino; socio nazionale dei Lincei (1954). Autore di importanti studî [...] di Pitagora, 1924; Virgilio minore. Saggio sullo svolgimento della poesia virgiliana, 1933; Orazio, 1937; e una lunga serie Sublime, 1947) e di un'ampia Storia della letteratura latina (2 voll., 1949-52). Particolarmente significativo il suo ...
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Umanista e poeta francese (Troyes 1534 - Parigi 1602). Eminente latinista, insegnò in varie scuole tra cui il Collège de Boncourt dove ebbe uditori J.-A. de Baïf e lo stesso Ronsard, del quale divenne [...] a P. Ramus nella cattedra del Collège Royal (1572). Oltre agli studî di filologia latina (fu editore di Plauto e traduttore di Virgilio), si dedicò alla poesia pubblicando tra l'altro i Vers de chasse et d'amour (1597). Contrario agli eccessi ...
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Letterato, filologo e comparatista polacco (Varsavia 1862 - Leopoli 1937), prof. di filologia neolatina a Leopoli. Autore di studî sulla letteratura polacca e su varie letterature straniere moderne (in [...] partic. la francese), sulla letteratura provenzale e latina medievale, scrisse pregevoli monografie su S. Francesco d'Assisi (1899) e ) e Sebastian Grabowiecki (1894), introdusse per primo in Europa il concetto di stile barocco applicato alla poesia. ...
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Scrittore ecuadoriano (n. Esmeraldas 1914 - m. 2003). Affrontò in romanzi (Juyungo, 1943; El espejo y la ventana, 1967; La envoltura del suẽno, 1982) e racconti (La mala espalda, 1952; La entundada, 1971) [...] i problemi dei neri dell'America Latina, i pregiudizî razziali, l'ingiustizia sociale. Nella sua poesia combinò elementi tradizionali con ritmi africani: Tierra, son y tambor (1945); El animal herido (1959). Nel 1995 il governo ecuadoriano gli ...
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Critico e filologo (Parigi 1793 - ivi 1876), membro dal 1843 dell'Académie française, di cui divenne segretario nel 1871. Scrisse saggi sulla poesia greca e latina (Études sur les tragiques grecs, 3 voll., [...] 1841-43; Études sur la poésielatine, 1869). Alcuni suoi discorsi su J.-B. Bossuet, A.-R. Lesage, J.-H. Bernardin de Saint-Pierre, ecc. sono raccolti in Discours et mélanges littéraires (1876). ...
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Poeta latino (sec. 3º-4º d. C.) dell'Anthologia Latina, identificato da alcuni col fratello minore di Lattanzio, che gli dedicò un'epitome delle Divinae institutiones. Ne conosciamo tre epigrammi, tre [...] esametri di un De rore, una poesia su Narciso in 16 esametri e due brevi poemetti: sull'arrivo della primavera (22 versi) e sulla fortuna (36 versi), in distici, in cui prevalgono i versi ecoici. ...
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Letterato (sec. 13º); studiò a Bologna l'arte del dettare sotto il maestro Bene da Firenze, di cui pianse la morte in un'epistola latina, e insegnò nell'università di Napoli, dove dettò epistole serie [...] o scherzose e una poesia a Federico II per esortarlo a ricondurre nel regno la giustizia. ...
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Scrittore colombiano (Bogotá 1905 - ivi 1969). Autore di scritti satirici (El Gran Burundún Burundá ha muerto, 1952), di saggi critici (La poesía ignorada y olvidada, 1965), di un poema (El sueño de las [...] escalinatas, 1960). Mostrò vivo impegno nella soluzione dei problemi politico-sociali e culturali dell'America Latina. ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...