PARAVIA, Pier Alessandro
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Zara il 15 luglio 1797 da Giovanni, colonnello della Repubblica veneta, e da Anna Zech-Missevich, originaria di Corfù.
Ancora fanciullo, si [...] caccia, poemetto latino di Gerolamo Fracastoro, recato in versi italiani (in Versione di un’egloga latina di Girolamo ss.), Di alcune osservazioni di lingua fatte sopra le ultime poesie di Lorenzo de’ Medici […]. Lettera a Giovan Jacopo Trivulzio ...
Leggi Tutto
FERRARI, Severino
Massimo Onofri
Nacque il 25 marzo 1856 a San Pietro Capofiume (nell'agglomerato di Alberino), fraz. di Molinella (Bologna), da Luigi, medico condotto, e Giuseppina Sarti, sorella dello [...] del F.: ad instillargli, cioè, un entusiasmo per la civiltà latina ed i suoi valori fondanti, un'ammirazione incondizionata per la tradizione lirica italiana e quel "culto della poesia, esercitato col rispetto e con lo studio particolare e paziente ...
Leggi Tutto
BORSA, Matteo
Raffaele Amaturo
Nacque a Mantova nel 1751 da "comoda e civile famiglia". Allo stato presente delle ricerche non si conoscono né il nome dei genitori né il giomo e il mese della nascita. [...] scadente livello delle traduzioni e l'obsolescenza della lingua latina. Va tuttavia notato che nella seconda edizione del carattere letterario, così come la filosofia è aliena dalla poesia e la ragione dalla fantasia. Le medesime argomentazioni sono ...
Leggi Tutto
PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] per tradizione familiare) dalla musica – così come dalla poesia contemporanea. Il suo soggiorno a Bruxelles nel 1949-1950 e dei rapporti fra Oriente greco, poi turco, e Occidente latino nel luogo privilegiato che era l’area della cultura veneziana. ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONI, Luigi
Alberto Grilli
Nacque ad Azzate (Varese) il 28 sett. 1882 da Pietro, medico condotto, e da Antonietta Trotti; appassionatosi agli studi umanistici, vinse nel 1900 il concorso per [...] , studiata attraverso Ovidio e le fonti della poesia alessandrina fino ai tardi epigoni, trattati con eccellente libertà. Si spense laboriosamente attivo alle cure d'un dizionario delle lingue latina e italiana.
Bibl.: Necr. di I. Cazzaniga, L. C.,in ...
Leggi Tutto
CAPPAROZZO, Giuseppe
Nereo Vianello
Nato a Lanzè di Quinto Vicentino, piccola borgata nei pressi di Vicenza, da Angelo e Lucrezia Matteazzi il 10 dic. 1802, passò la fanciullezza presso lo zio paterno [...] G. C., è basata sulla scelta che ne fece il fratello Andrea, escludendo le poesielatine (la letterata Circus è pubblicata nella premessa a pp. XXVIII-XXIX), le poesie giovanili e quelle che il C. avrebbe voluto rifare; furono trascelte, da raccolte ...
Leggi Tutto
BIAMONTI, Giuseppe
Giovanni Ponte
Nato a San Biagio della Cima presso Bordighera nel 1762, compì i primi studi a Ventimiglia; nel 1777 era a Roma, allievo del Collegio Romano, avviato alla carriera [...] Parma 1841, I, pp. 18-20; T. Vallauri,Storia della poesia in Piemonte, Torino 1841, II, pp. 286-288, 326; V 64-66; S. Grosso,Sugli studi di F. Ambrosoli nelle lettere greche e latine, Milano 1871, cap. X; T. Vallauri,Vita scritta da esso, Torino 1878 ...
Leggi Tutto
CUNICH, Raimondo
Magda Vigilante
Nato a Ragusa in Dalmazia il 17 genn. 1719, dopo aver compiuto con profitto i primi studi nella sua città, entrò nella Compagnia di Gesù a Roma, il 20 nov. 1734. Studiò [...] la sua opera l'Echo, una raccolta di poesie tradotte in lingua latina da vari autori greci, compresa nell'edizione: età alessandrina, comune al gusto dell'epoca, rendendo in versi latini idilli di Teocrito ed alcune elegie di Callimaco; la traduzione ...
Leggi Tutto
BELLOTTI, Felice Gaetano Maria
Liana Capitani
Nacque a Milano il 26 ag. 1786, da Giovanni Pietro, dottore in legge, e da Maria Antonia Vandoni, e, dopo aver studiato nelle scuole dei barnabiti, fu avviato [...] ben presto l'attività giuridica e si dedicò alle letterature latina e greca. Primo saggio in questo campo fu la traduzione in teoria aveva superato, in una più ampia idea della poesia, la polemica fra classicisti e romantici intorno ai Lusiadi, nella ...
Leggi Tutto
ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] assai fastidiose, tipiche anch'esse di quella forma di poesia.
Ciò si avverte particolarmente in quei componimenti in cui raccolta di poeti latini, apparsa a Firenze nel 1719 per i Tartini & C.; nonché di altri versi in lingua latina.
L'A. morì ...
Leggi Tutto
poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...