Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore [...] .H. Krasiński e dai pensatori A. Towiański e A. Cieszkowski, questa dottrina affidava una speciale ‘missione’ alla nazione polacca, che come Cristo, crocefissa ed ‘eletta’ a redimere gli altri popoli, sarebbe risorta per la libertà di tutti, segnando ...
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Termine usato per designare tendenze o movimenti politici sviluppatisi in differenti aree e contesti nel corso del 20° secolo. Tali movimenti presentano alcuni tratti comuni, almeno in parte riconducibili [...] populisti come potenzialmente rivoluzionaria e alcuni di essi parteciparono anche ai contemporanei preparativi per l’insurrezione polacca (1863). Alla dura repressione militare di quest’ultima corrispose un irrigidimento poliziesco anche all’interno ...
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ŽIŽKA, Jan
F. M. Bartos
Nato circa il 1360, morto l'11 ottobre 1424. Fu il più grande condottiero della rivoluzione ussita. Oriundo da una piccola proprietà di Trocnov (presso la frontiera boemo-austriaca), [...] di Sigismondo presso Německý Brod (6 gennaio 1422), tutte e due vittorie ottenute da g. già completamente cieco, la corte polacca si decise a inviare in Boemia come regnante il principino Sigismondo Korybut. Ž. gli sottopose anche la città. di Tábor ...
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BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] all'offesa" (ibid., p. 17).
Conclusa così il 27 ottobre di quell'anno la pace di Żurawno, con grave pregiudizio dei Polacchi che erano costretti a riconoscere ai Turchi il possesso di gran parte della Podolia, il progetto di una lega tra Leopoldo I e ...
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ARCONATI VISCONTI, Giuseppe Antonio
Nicola Raponi
Di nobile famiglia, imparentata con le più illustri casate lombarde, nacque a Milano nel 1698. Niente di preciso si sa della sua formazione culturale, [...] occupazione di Milano da parte di Carlo Emanuele III di Savoia e dei Francesi, nel corso della guerra di successione polacca, l'A. fu inviato dalla città a Parigi per chiedere un alleggerimento dei tributi imposti dalle truppe d'occupazione: ma ...
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(pol. Galicja) Regione storica polacco-russa, che fino al 1918 formò una regione dell’Impero austriaco. Si estende fra i Carpazi a S e la valle della Vistola a N, ed è percorsa dai fiumi Vistola, Raba, [...] tempo mise sul trono il proprio figlio Andrea. Nel 1198 salì al trono Roman, principe di Vladimir-Volynskij, che si ribellò al polacco Leszek il Bianco ma fu battuto. Nella lotta fra Leszek e Andrea II d’Ungheria (che nel 1206 assunse il titolo di ...
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Stato dell’Europa orientale. Confina con la Polonia a O, con la Lituania e la Lettonia a NO, con la Russia a NE e a E, con l’Ucraina a S.
I geologi includono la regione nella parte meridionale dello scudo [...] secondo filone è indiscutibile; difficile invece assegnare a una letteratura nazionale gli scritti e gli scrittori in latino e in polacco. È il caso di S. Budny (sec. 16°), teologo e traduttore, che in slavone scrisse un catechismo (1562), di V ...
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Antico istituto romano (comune ai popoli latini) che regolava la vacanza del magistrato supremo (del re nel regime monarchico, dei due consoli in quello repubblicano). Durante la monarchia, di cinque in [...] gli preferirono però Rodolfo d’Asburgo, con la cui elezione (1273) ebbe fine il grande interregno.
Nella storia moderna polacca, hanno particolare rilievo i tre i. verificatisi dopo la morte dell’ultimo Jagellone, Sigismondo Augusto (1572), la fuga ...
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Il ministero Daladier, costituito il 10 aprile 1938 con il concorso dei moderati, dei radicali e di alcuni socialisti indipendenti (questi ultimi ben presto dimissionarî), venne a dare atto della definitiva [...] da tenaci sforzi di distensione verso Hitler (dichiarazione franco-tedesca del 6 dicembre 1938). Una volta sorta la questione polacca, la conversione dei conservatori inglesi alla resistenza diede modo a D. di por termine a questa sua precedente ...
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GOMULKA, Władisław
Uomo politico polacco, nato a Krosno il 6 febbraio 1905. Divenuto ancora giovane uno degli esponenti del movimento comunista nel bacino carbonifero di Dabrowa Górnicza, nel corso dell'occupazione [...] dopo raggiunse un accordo con Mosca con conseguente ritiro del gen. Rokossovskij e dimissioni dei ministri e esponenti stalinisti polacchi. La politica di G. ha aperto alla Polonia un periodo nuovo, caratterizzato da rapporti di franco lealismo con l ...
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polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...
polacca2
polacca2 (o pollacca; anche polacra) s. f. [voce di etimo incerto, così come è incerto il rapporto di dipendenza e di priorità della variante polacra con le forme fr. e ingl. polacre, spagn., catal. e port. polacra], ant. – Veliero...