I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] restrizione a ogni T (stavolta detto elemento finito) sia un polinomiodi grado 1 (o più elevato), continuo sulle interfacce, e che si usa un metodo iterativo (quale il metodo diJacobi, o quello di Gauss-Seidel) si osserva che poche iterazioni sono ...
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1. Le osservazioni astronomiche e una lenta, ma incessante evoluzione delle dottrine filosofiche e meccaniche della natura condussero alla legge della gravitazione universale (v. gravitazione, XVII, p. [...] In tal caso le coordinate si possono rappresentare mediante serie dipolinomî in t, convergenti per tutti i valori del tempo ( l'integrale diJacobi ½(ú2 + ÿ2) = ½ ω2(x2 + y2) + U − C, dove C è la cosiddetta costante (arbitraria) diJacobi. Quest' ...
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Gli sviluppi dell'algebra generale, o astratta, che ormai può denominarsi a. senz'altro (il termine "a. moderna" tende a cadere in disuso), sono stati così vasti e varî negli ultimi anni da far parlare [...] di detto ideale saranno certi "polinomî formali" nei simboli xi, costituenti le relazioni di definizione di e più profondamente, studiate sono le algebre di Lie, definite dalle identità (assiomi): (L1) x2 = 0; (L2) (identità diJacobi) (xy) z + (yz) x ...
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NUMERICI, CALCOLI (XXV, p. 29; App. III, 11, p. 286)
Enzo Aparo
Introduzione. - La nozione di c. n. si può introdurre, facendo riferimento al termine latino calculus (piccola pietra, pedina), nel modo [...] − A) = 0. Il polinomio p(λ) si dice "polinomio caratteristico" di A. Il calcolo degli zeri di p(A) può essere effettuato direttamente, senza trovarne i coefficienti, mediante vari metodi, il più antico dei quali è quello diJacobi, valido per matrici ...
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matematica. - Termine con cui si designano certe speciali espressioni che si presentano spontaneamente nella risoluzione dei sistemi di equazioni di 1° grado o, come si suol dire, lineari. Per riferirci [...] di ricondurre il calcolo di un determinante d'ordine n a quello di determinanti d'ordine inferiore.
VI. Se gli elementi di una riga o colonna sono polinomîdi si vanno poi sviluppando per opera diJacobi, Cayley, Sylvester, Brioschi, Trudi, ...
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Gruppi
GGeorge W. Mackey
di George W. Mackey
SOMMARIO: 1. Introduzione e storia. □ 2. Concetti fondamentali. □ 3. Anelli di endomorfismi e gruppi lineari. □ 4. La struttura dei gruppi finiti. □ 5. Gruppi [...] di Betti. Si dimostra che il polinomiodi Poincaré di X × Y è il prodotto dei polinomidi Poincaré di X e Y rispettivamente.
La nozione di estensione di per somme di due, sei e otto quadrati seguono anch'esse dal lavoro diJacobi. Poco meno di vent' ...
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Informatica
Fabrizio Luccio
Franco P. Preparata
Carl-Erik Fröberg
Piero Sguazzero
Piero Dell'Orco e Tomaso Poggio
Teoria della computazione di Fabrizio Luccio
SOMMARIO: 1. Origine e motivazioni. [...] via. Supponendo ∥ B ∥ 〈 1 otteniamo
Questo è il metodo diJacobi.
Nel metodo di Gauss-Seidel decomponiamo A in A1 + A2, dove A1 contiene essere generalizzata prendendo funzioni ben più elaborate, ad esempio polinomidi terzo grado. Per h = 1 e i = ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] ℱ un fascio localmente libero di rango k su una varietà X. Si può considerare il polinomiodi Chern ct (ℱ) di ℱ dato da ct (ℱ)= ., Sulle varietà diJacobi, in ‟Atti dell'Accademia Nazionale dei Lincei: Rendiconti della Classe di scienze fisiche, ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] alle equazioni diofantee.
Teorema: sia f(x, y) un polinomio irriducibile a coefficienti interi:
f(x, y)=a0xn+a1xn-1y+ 'unità. Un'altra è la funzione ϑ diJacobi:
che è una forma automorfa per un certo sottogruppo di Γ. Qui ε(γ) è una radice ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] forma y2−p(x), con p(x) polinomio in x. In seguito, nel 1857, Riemann utilizzò la sua teoria delle funzioni di variabili complesse per generalizzare la teoria diJacobi delle 'funzioni teta' al caso di più variabili, dando così la prima trattazione ...
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