Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] loro originalità e superiorità l'Italia e il bacino culturale greco-latino, di fronte ai quali i popoli diversi ed estranei restavano barbari. Questo impianto politico e culturale venne a essere modificato qualitativamente nel 3° secolo d.C., quando ...
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Tracia
Regione della Penisola Balcanica affacciata sul Mar Nero, oggi ripartita tra Grecia, Turchia e Bulgaria. Già nota ai poeti lirici greci, la T. entra nella storia con la spedizione scitica di Dario [...] i romani però dovettero spesso intervenire a domare popolazioni indigene; specialmente costituì un vero pericolo il disordini, che si susseguirono poi quasi continui; alle invasioni barbariche si aggiunsero le lotte tra imperatori di Oriente e di ...
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Transilvania
Regione naturale e storica della Romania. Il nome latino compare nel sec. 12° e allude alle foreste che separavano la regione dall’Ungheria. La T. fu soggetta al dominio dell’impero romano [...] nei secc. 2° e 3°; poi le invasioni barbariche modificarono sostanzialmente la struttura etnica del Paese, dove i daci romanizzati furono soverchiati dalle sopraggiunte popolazioni germaniche, slave ecc. Nel 9° sec. vi si affermò la dominazione ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...