CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] : ordinò, ad esempio, che si nominassero insegnanti di ebraico, greco, arabo e siriaco nelle università di Roma, papa e il re di Francia morirono lo stesso anno, l'opinione popolare vi vide un castigo divino.
Oltre che di cupidigia e di simonia, ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] aveva iniziato, senza però approfondirlo, lo studio dell'ebraico e del tedesco.
In linea generale, prevalse nel in cui "Iddio sarà umanato non nel figliuolo dell'uomo, ma nel popolo", e destinato non alla croce, ma a un "regno stabile, a una ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] nelle più svariate località della penisola, acclamato e richiesto dal popolo e dai principi; ma, a parte le dotte orazioni ammirazione e la solidarietà di E. per il cultore di studi ebraici, al centro di un'aspra querelle tra teologi ed umanisti, è ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] le sue conoscenze del latino, del greco e dell’ebraico e venne avviato agli studi teologici in un clima spiccatamente e nelle Marche, di misurare il fervore e l’attaccamento delle popolazioni, per le quali incarnò, nei rovesci della guerra, il ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] alle sedute psicanalitiche, dalle speculazioni finanziarie al tema ebraico ecc.). Ma la terza e ultima parte ha una una storia d’amore, tratta da una vicenda di tradizione popolare e ambientata nella campagna veneta. La prima parte, di carattere ...
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MANFREDI, re di Sicilia
Walter Koller
Nacque nel 1232, figlio naturale dell'imperatore Federico II (primo di questo nome come re di Sicilia); l'identificazione della madre con Bianca, figlia della marchesa [...] non solo di divertimento, ma anche di integrazione tra la popolazione del Regno. Lo stesso M. si dedicò alla poesia malattia che mise a rischio la sua vita, tradusse dall'ebraico lo scritto pseudoaristotelico Liber de pomo (Nardi - Mazzantini). Come ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] L. Caro - S.J. Sierra, Torino 1969, pp. 45-47 (sezione ebraica); D. Tamar, Šete iggerot ‘al Sefat me-‘et R. Yehudah Aryeh mi-Modena Aryeh da Modena), in Lešonenu la-‘am (La nostra lingua per il popolo), XXVII (1976), pp. 95 s.; Y.R. Dan, Yehudah Aryeh ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] recensione a un libro dello storico James W. Parker, Il problema ebraico nel mondo contemporaneo (in Società, IX (1953), pp. 438-443 in Italia e nel mondo, trasformando in un personaggio popolare uno studioso che per la complessità del suo stile di ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] Lombardi a chiedere alla CGIL di rappresentare tutto il popolo lavoratore, disoccupati compresi, e non solo gli operai, che non desidera cambiare questa sua natura» (prefazione all’edizione in ebraico di Totem e Tabù, 1930).
Chi si recava a discutere ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] p. 8dei Monumenta); il 31 luglio 1496a S. Maria del Popolo, presente il Pontefice, pronunciò un'omelia in cui celebrò l , in cui gli comunicava di aver iniziato la traduzione dall'ebraico dei primi due libri della Bibbia precisando che fin dai tempi ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...