Grafia francese del nome del pittore russo Mark Šagal (Vitebsk 1887 - SaintPaul-de-Vence, Nizza, 1985). Colorista audace e prestigioso, narratore sospeso fra il reale e il fiabesco, nei dipinti, ai temi [...] prima guerra mondiale, aderì con entusiasmo alla rivoluzione: nominato commissario del popolo per le arti a Vitebsk, vi fondò una scuola d'arte; dal 1919 lavorò per il teatro ebraico di Mosca. Lasciata la Russia nel 1922, dopo un breve soggiorno ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] 1989, art. 17), si deve segnalare il settore dei b. c. ebraici. Con un censimento realizzato tra il 1984 e il 1987 dall'Istituto Beni la raccolta degli oggetti e dei documenti di arte popolare, corredate di questionari, indicazioni e appunti per il ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione [...] città e circa il 36% nelle nuove città di media grandezza con una popolazione variante fra i 30.000 ed i 60.000 ab. Fu più facile nei confronti di istituti statali o del Fondo nazionale ebraico: negli altri casi la terra viene ceduta solamente in ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] e Toledo.Le c. di quest'area, dunque, sedi di attivissimi sincretismi culturali e artistici tra le popolazioni arabo-islamica, ebraica sefardita e cristiana visigotica, non mancarono di costituire esempio, stimolo e riferimento per molte c. d'Europa ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] reliquie dei ss. Vitale e Agricola in un cimitero ebraico e le avrebbe traslate sul luogo dell'antico tempio di dei cambiamenti politici via via verificatisi. Dal comune popolare, che nel Duecento aveva tanto chiaramente individuato la normativa ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] mitteleuropea: ‟Forse è stato proprio il filone ebraico e mitteleuropeo a provocare una svolta decisiva negli di d'Albert: ‟Sono preso da quella malattia che coglie i popoli e gli uomini potenti nella loro vecchiaia: l'impossibile. Tutto quello che ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] , p. 319ss.; Atiya, 1968, p. 85).Il grande contributo della popolazione autoctona egiziana alla vita cristiana fu il monachesimo, sorto in Egitto in forma I defunti venivano collocati in profondi loculi (ebraico koqim) aperti sul lato corto, spesso ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] , ai palazzi del Podestà e dei Priori; venne distrutta a furor di popolo nel 1379. Non restano del complesso che i potenti muraglioni ad alti archi è attestata da codici come la Mishnēh Tōrāh in ebraico (Gerusalemme, Hebrew Univ., hebr. 4° 1193).
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] arrivare al tempo della conquista, dopo il 91 a.E./710, una popolazione di combattenti arabi e berberi, cui si aggiunse, nel 122 a. teologo e famoso medico ebreo, scrisse la sua opera in ebraico e in arabo. Questi pochi esempi sono sufficienti a ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] libri sacri. Il clero mozarabico aveva mantenuto questo popolo scrupolosamente ancorato alle vecchie tradizioni. Vi fu quello di Fernando Gudiel). Si nota anche un influsso ebraico nella recinzione del coro; il programma iconografico della Genesi e ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...