Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] genere umano, sicché il Salvatore scende come medico universale, avendo l’eccesso di male travolto lo stesso popoloebraico. Il punto comune ai due schemi, in prospettiva generale, sta nell’essere entrambi comandati dalla necessità di giustificare ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] «perfidia gudaica», si riferisce ancora al «velo» dei cuori, all’«accecamento» e alle «tenebre» in cui vive il popoloebraico (il testo fu poi parzialmente modificato)84. È lecito chiedersi in conclusione se questi episodi e decisioni debbano essere ...
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Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] escatologiche che preannunciavano il ritorno alle origini dell’Impero romano-orientale e allo stesso tempo la conversione del popoloebraico:
Già Dio ha visitato noi cristiani con la sua misericordia, e per le preghiere della purissima Madre di ...
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Palestina
Biladi ("il mio paese")
Uno Stato che non esiste
di Lucio Caracciolo
9 gennaio
Mahmud Abbas, comunemente noto come Abu Mazen, divenuto leader dell'OLP alla morte di Yasser Arafat e candidato [...] svilupparsi assai più facilmente che negli anni precedenti la guerra, modificando progressivamente le strutture demografiche del paese. La popolazioneebraica, che alla fine del conflitto era circa il 10% del totale, nel 1931 era salita al 17%; dopo ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] si veda A.M. Rabello, Giustiniano, Ebrei e Samaritani, I, Milano 1987, pp. 13 segg.
5 S. Della Pergola, La popolazioneebraica in Italia nel contesto ebraico globale, in Gli Ebrei in Italia, a cura di C. Vivanti, Torino 1997, II, pp. 895-936; Id ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] , un Risorgimento che poteva ispirare a Moses Hess, nel suo Roma e Gerusalemme, l’idea che la rinascita del popoloebraico potesse modellarsi sulla costruzione nazionale italiana e che nel 1918, molto più tardi ma nello stesso spirito, avrebbe spinto ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] bimillenario fra ebraismo e cristianesimo, lo storico ricorda ancora il ruolo chiave di Eusebio che «ha destituito il popoloebraico dalla storia della salvezza. Con questo, il Regno di Dio è fra di noi nel presente, incarnato nell’imperatore ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] e sottolinea come in essa non si conoscesse un aldilà, in quanto al popoloebraico si prometteva esclusivamente il dominio sugli altri popoli senza alcun riferimento a mondi ultraterreni. Quello che Dio aveva promesso all'uomo nella Genesi era ...
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MANETTI, Giannozzo
Simona Foà
Nacque a Firenze il 5 giugno 1396 da Bernardo, ricco e brillante mercante, ricordato anche nel Liber facetiarum di Poggio Bracciolini, e da "Petra Guidaccia" (Naldi, col. [...] resta sullo sfondo la visione della storia di Israele totalmente allegorica tipica della controversistica medievale, che vedeva nel popoloebraico e nelle sue vicende solo una figura della storia narrata nei Vangeli. L'opera, prevista in venti libri ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popoloebraico, in particolare quella avvenuta [...] . 3°-2° a.C., non diversamente dai fenici e dagli altri popoli del Mediterraneo. A Roma si ha notizia già nel sec. 2° la lunga tradizione antigiudaica della Chiesa e lo sterminio nazista del popoloebraico (G. Miccoli, A. Foa).
La seconda metà del ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...