Comune della prov. di Viterbo (63,9 km2 con 4181 ab. nel 2007). Il centro è situato a 350 m s.l.m., sulla sponda NE del lago omonimo. Il borgo medievale è sul pendio; la parte nuova si sviluppa lungo la [...] dea Nortia, frequentato dal 3° sec. a.C., resti di una cinta muraria, di un anfiteatro romano, del foro, provvisto di portici e botteghe, cui era annessa una basilica giudiziaria. Fra i monumenti medievali, la chiesa di Santa Cristina, dell’11° sec ...
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BREME, Ludovico Giuseppe Arborio Gattinara conte di Sartirana marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Parigi il 28 ag. 1754 da Ferdinando. ambasciatore del re di Sardegna presso la corte di Francia [...] , in qualità di inviato straordinario del re di Sardegna. Fu accolto a corte e invitato alle villeggiature di Caserta, Portici e Castellammare, nonché alle cacce e alle gite dei sovrani alla stessa stregua dei ministri d'Austria, d'Inghilterra e ...
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(ted. Meran) Comune della prov. di Bolzano (26,3 km2 con 36.795 ab. nel 2008). Situata alla confluenza del Passirio nell’Adige, M. è costituita dal vecchio centro ai piedi del Monte Benedetto (517 m) [...] truppe italiane.
La parte più antica di M., che si stende sulla destra del fiume, è attraversata dalla Via dei Portici e conserva notevoli monumenti antichi (duomo, dalla facciata merlata, 14°-15° sec., all’esterno trecentesca statua di s. Nicolò ...
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(gr. Δοῦρα-Εὔρωπος) Antica città della Mesopotamia, accogliendo una colonia militare macedone mutò in Europo il nome Dura, che riprese dopo la conquista dei Romani.
Già nel periodo ellenistico era cinta [...] coorte Ulpia): nel 168 d.C. fu costruito un mitreo, mentre nell’agorà fu eretto un mercato circondato da portici. Furono realizzati impianti termali, un anfiteatro, il pretorio (che in parte rimaneggiò il tempio di Artemide Azzanathkona, trasformato ...
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(gr. ῎Εϕεσος, lat. Ephĕsus) Antica città dell’Asia Minore, sulle coste dell’Egeo. Fu colonizzata dagli Ioni sullo scorcio del 2° millennio a.C., e nel 334 Alessandro Magno la liberò dai Persiani. Passata [...] si aprivano alcune porte. La via Arcadiana, lungo la quale erano i maggiori edifici della città, era fiancheggiata da un duplice porticato e chiusa ai due estremi da due porte. Nella piazza vi era il teatro, un ginnasio-terme e il teatro ellenistico ...
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(IV, p. 267)
La città, con le sue due colline, di cui una, la Larissa, è sormontata dalla cittadella di A. e l'altra, a torto identificata con l'Aspis di cui parla Plutarco, ospitava l'oracolo della Deiras, [...] una sala ipostila (pritaneo o sala del consiglio); verso il 425, costruzione di un grande edificio fiancheggiato da portici: più volte rimaneggiato servirà soprattutto da ginnasio. La costruzione da parte di Adriano di un grande acquedotto consente ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] del Campo Marzio, con la via Flaminia e il circo, intorno al quale, nel volgere del 2° sec., si eressero templi e portici (di Ottavia, di Q. Cecilio Metello).
A partire dal 2° sec. a.C., in concomitanza con la conquista del Mediterraneo, si registra ...
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sedile Qualsiasi oggetto fatto apposta per potersi sedere, che può essere sia un mobile con sostegni appoggiati a terra, sia una struttura fissa fermata a terra o alle pareti, da servire a una o a più [...] denominazione delle sezioni urbane in cui i nobili erano organizzati per la difesa dei loro interessi; si dicevano anche seggi, portici, teatri, piazze. La conquista di Napoli da parte di Carlo VIII di Francia determinò la creazione d’un s. popolare ...
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Comune della prov. di Napoli (43,2 km2 con 83.146 ab. nel 2008). La citadina è situata a O di Napoli su un promontorio tufaceo, che si innalza quasi al centro del golfo omonimo. P. è assai nota e visitata [...] antichi. Della città bassa e del porto restano tracce della gettata romana a pilastri e archi costruita da Augusto; sommersi sono i portici dedicati a varie divinità che fiancheggiavano la riva; resta semisommerso il macellum di età flavia, edificio ...
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CAPRIOLI, Giuseppe
Aldo Cermele
Nacque a Caserta il 19 marzo 1794, nel palazzo reale, da Ciro, "uffiziale di bocca" del re Ferdinando. Quando il re nel 1799 fuggì in Sicilia, la famiglia Caprioli, devotissima [...] della porpora in caso di successo; ma il re di Napoli non permise al suo suddito di uscire dal Regno. Morì a Portici il 29 marzo 1870, lasciando 2 milioni di lire al cardinale Hohenlohe.
Durante i regni di Ferdinando I e di Francesco I compendiò ...
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porticato2
porticato2 s. m. [der. di portico]. – In genere, lo stesso che portico; in partic., portico lungo e spazioso, o complesso di portici distribuiti lungo il perimetro di una piazza, di un cortile, di un chiostro, ecc.