crèole, lìngue Lingue nate dall'ibridazione fra un idioma autoctono e uno importato da commercianti o colonizzatori. La linguistica ha mutuato dall’antropologia il significato originario di creolo per [...] lo più originate anche da un idioma europeo, si sogliono classificare in lingue creole a base francese, inglese, spagnola, portoghese e nederlandese. Le lingue creole a base francese (di gran lunga le più parlate) sono diffuse negli Stati Uniti ...
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In età moderna e contemporanea, l'occupazione e lo sfruttamento territoriale realizzati con la forza dalle potenze europee ai danni di popoli ritenuti arretrati o selvaggi. Per molti versi la storia del [...] dei sovrani di Spagna, di un nuovo continente (1492); ebbero così inizio i due grandi imperi coloniali del 16° sec., il portoghese a E, lo spagnolo a O della linea (raya) fissata nel mezzo dell’Atlantico da Alessandro VI (1493) e dal trattato ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] Oceano Indiano da Goa verso Est fino a Macao e all’Asia sud-occidentale. Col crollo dell’Estado da India portoghese (dalla seconda metà del XVII secolo) la dominazione coloniale passò prima agli olandesi, quindi alla corona britannica che esercitò un ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] a nord del Duero. Nettamente differenziato dal castigliano, è invece notevolmente affine al leonese e più ancora al portoghese. L’affinità con il portoghese dovette essere molto più stretta nella fase arcaica, dal 12° al 15° sec., e soprattutto nella ...
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In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] è condizionata da -i e -u finali (napoletano porta dal lat. porta, ma puorto, dal latino portu[m]), e inoltre in francese, in portoghese e in romeno (ant. fr. fis, dal lat. feci; port. como ‹kómu› «io mangio», ma come ‹kómë› «mangia»; rom. soare, dal ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] glossario di Monza; ➔ origini, lingua delle).
È noto che l’italiano, come le altre lingue romanze (francese, spagnolo, portoghese, romeno ecc.; ➔ lingue romanze e italiano), discende dal latino. Tra prime attestazioni volgari e testi ancora latini c ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] come vibrante alveolare (come in italiano): rata [ˈrata], carta [ˈkarta], mar [mar]; laddove nelle altre varietà del portoghese brasiliano prevale la pronuncia uvulare /ʀ/: [ˈʀata], [ˈkaʀta], [maʀ] (Melo Vieira 2007).
La lingua parlata degli emigrati ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] Italiana).
Come l’italiano, sono trascritte in alfabeto latino le altre lingue neolatine (francese, provenzale, spagnolo, catalano, portoghese e rumeno, per il quale l’alfabeto latino è adottato dal tardo XVIII secolo in luogo del cirillico) e anche ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] latino ambulare «camminare»). Il francese ha tre radici: quella del futuro continua il latino ire «andare». Anche spagnolo e portoghese hanno tre radici, ma usano per il passato una forma del verbo ser, dal latino esse «essere» (entrambe le lingue ...
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Molti titoli che hanno avuto corso nella storia dell’italiano sono oggi dismessi nell’uso corrente: tra questi, amplissimo (riferito a un senatore; oggi talvolta riferito a un preside di facoltà universitaria), [...] donno), ad es., d’uso corrente tra XVI e XVII secolo in riferimento a principi e nobili di origine spagnola o portoghese, è ancora usato nell’Italia meridionale per persone di riguardo (accanto a don «signore» si ha anche donna «signora» – cfr., per ...
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portoghese
portoghése agg. e s. m. e f. [dal port. portuguez, lat. mediev. Portucalensis]. – 1. agg. e s. m. e f. Del Portogallo, stato dell’Europa occid., nella parte della penisola iberica che si affaccia sull’oceano Atlantico: il popolo...
saudade
〈sḁudħàdħë〉 s. f., port. [lat. solĭtas -atis «solitudine»]. – 1. Sentimento di nostalgico rimpianto, di malinconia, di gusto romantico della solitudine, accompagnato da un intenso desiderio di qualcosa di assente (in quanto perduto...