Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Salvioli
Ferdinando Mazzarella
La figura di Giuseppe Salvioli presenta motivi talmente complessi da non potersi pensare a una soddisfacente definizione di sintesi, bensì, semmai, a una chiave [...] non si traduceva nel fideistico sostegno a una dottrina. Come non c’è, in Salvioli, quell’incondizionata adesione al positivismo che si riscontra in molti neoterici del secondo Ottocento, così non c’è una piena identificazione con il materialismo ...
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DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] , che è poi la sua tesi di laurea (Dei nuovi fondamenti della filosofia del diritto, Modena 1896). L'errore del positivismo e del criticismo consiste nella contrapposizione della scienza e della filosofia, per cui ciascuna di esse, avulsa l'una dall ...
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Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa [...] dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito dai postulati del positivismo, e si configurò come azione contro la Chiesa cattolica, sia nel campo politico, come opposizione a governi cattolici o ...
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Storico e letterato polacco (Tarnów 1835 - Cracovia 1883), prof. nell'univ. di Cracovia (dal 1869) dove pubblicò (1868-69), insieme con S. Tarnowski e S. Koźmian, i pamphlets politici Teka Stanczyka ("La [...] signori di Vienna. La sua attività storiografica (principalmente: Dzieje Polski "Storia della Polonia", 1862-66) si richiama al positivismo della "scuola di Cracovia", contrapponendosi alla precedente storiografia ispirata al messianismo romantico. ...
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GARBORG, Arne
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Time il 25 gennaio 1851, morto a Oslo il 14 gennaio 1924: il maggiore fra gli scrittori norvegesi in Landsmaal (v. norvegia: Lingua; aasen, ivar). [...] di scuola, poi giornalista; dopo aver militato nelle file dei fedeli alla tradizione, si entusiasmò per le nuove idee - positivismo in filosofia, radicalismo in politica, naturalismo in arte - rappresentate dal Brandes. Passò così a poco a poco dal ...
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Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento [...] una posizione d'intransigenza morale. Lavorò particolarmente intorno al problema metafisico-religioso, contrapponendo al positivismo e all'idealismo hegeliano uno spiritualismo pluralistico, secondo cui i soggetti particolari tendono a ricongiungersi ...
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Filosofo neopositivista, nato a Wuppertal, Düsseldorf, il 18 maggio 1891. Prof. alle univ. di Vienna (dal 1926), di Praga (dal 1931), di Chicago (dal 1936), di Los Angeles (dal 1954); direttore, con H. [...] e C. Morris, della International Encyclopedia of Unified Science (1938 e segg.), è uno dei massimi esponenti del positivismo logico o neopositivismo (v.).
La sua riflessione tende alla critica più radicale della filosofia tradizionale, considerata un ...
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RINAUDO, Costanzo
Paolo Buffo
RINAUDO, Costanzo. – Nacque a Busca, nel Cuneese, l’11 luglio 1847, da Giuseppe, muratore, e da Maria Migliore.
Dal 1858 fu allievo dell’oratorio torinese di San Francesco [...] sposato Emina Coletti, da cui ebbe due figli, Ina e Marco.
Opere. Conferenze e prolusioni, Torino 1881; Rapporti del positivismo con la storia in generale e con lo studio delle fonti in particolare, Torino 1882; Il Risorgimento italiano. Conferenze ...
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Filosofo e psicologo italiano (Firenze 1868 - Castrezzato, Brescia, 1953). Fu professore di filosofia teoretica a Palermo (1893-1901) e di storia della filosofia a Pavia (1902-08), a Padova (1909-15, successore [...] ), che è l'opera sua più nota, si orientò, richiamandosi a F. A. Lange, verso una sorta di positivismo spiritualistico. Cultore anche di studî letterarî, pubblicò notevoli saggi sulla storia dell'estetica e sul pensiero di Shakespeare, Dostoevskij ...
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Faggi, Adolfo
Filosofo e psicologo italiano (Firenze 1868 - Castrezzato, Brescia, 1953). Fu prof. di filosofia teoretica a Palermo (1893-1901) e di storia della filosofia a Pavia (1902-08), a Padova [...] ’incosciente (1890), che è la sua opera più nota, si orientò, richiamandosi a Lange, verso una sorta di positivismo spiritualistico. Cultore anche di studi letterari, pubblicò notevoli saggi sulla storia dell’estetica e sul pensiero di Shakespeare ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....