TOLOMEI, Gian Paolo
Paolo Rondini
– Nacque a Loreggia (Padova) il 10 dicembre 1814 da Bernardo e da Brigida Francescotti.
Dopo aver compiuto i primi studi in casa sotto la guida dei genitori, nel 1824 [...] diritto penale basato sul ricorso a principi e categorie astratte, contestando il valore del nuovo metodo sperimentale propugnato dai positivisti, perché incentrato sul ricorso a scienze non giuridiche, come quelle aventi per oggetto la psiche e i ...
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FICALBI, Eugenio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Piombino (Livomo) il 10 marzo 1858 dall'ingegnere Aristodemo e da Anna Rosellini. Si laureò in medicina a Siena nel 1883 e in scienze naturali nel [...] temi speculativi, manifesta il proprio credo filosofico, peraltro condiviso dalla maggior parte degli scienziati sperimentatori positivisti di quegli anni. Alcune notazioni all'interno del trattato di zoologia ed alcune biografie di scienziati ...
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Freud, Sigmund
Medico austriaco specializzato in neurologia e psichiatria, fondatore della psicoanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Trasferitosi da bambino con la famiglia a Vienna, F. [...] . Ateista convinto che aveva le proprie radici culturali nella filosofia critica dell’Illuminismo, F. condivideva le idee dei positivisti del sec. 19°. Interpretando tutte le religioni come forme di dipendenza infantile dal padre, e ricollegando i ...
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IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] elementi del suo pensiero. Così specialmente G. Tarozzi (che però, nell'ultima fase del suo pensiero, esce dal positivismo) distinguendo la questione an sit dalla questione quid sit, conclude che una realtà trascendente e una vita oltremondana possa ...
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GENTILE, Giovanni
Ugo Spirito
Filosofo e uomo politico, nato a Castelvetrano (Trapani) il 29 maggio 1875. Uscito dalla Regia Scuola normale superiore di Pisa e laureato in filosofia, nel 1897, con una [...] , 2ª ed. Bari 1922; II, Bari 1923; Le origini della filosofia contemporanea in Italia: I, I Platonici, II, I Positivisti, III, I Neokantiani e gli hegeliani, Messina 1917-1923; Il tramonto della cultura siciliana, Bologna 1919; Guerra e fede, Napoli ...
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Criminalita
Marshall B. Clinard
di Marshall B. Clinard
Criminalità
sommario: 1. La criminologia: definizione e storia. 2. Differenti aspetti della criminologia in Europa e negli Stati Uniti. 3. Controllo [...] era in larga misura prodotto di fattori che sfuggono al controllo individuale.
Le tesi lombrosiane, e in generale quelle dei positivisti italiani, trovarono degni oppositori in G. Tarde, e più tardi in A. Lacassagne, un'autorità in fatto di medicina ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] di guardare il mondo.
In primo luogo, si può cercare di comprendere quale fine abbia fatto l’antico sguardo positivista dominatore europeo, e come affronti la scoperta dei limiti dell’uomo occidentale, tenendo presente che nelle opere dei maestri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] e della vita non tolse mai né menomò gli splendori della fantasia e le speculazioni profonde dell’intelletto (F. Fiorentino, Positivismo e idealismo, in Id., Ritratti storici e saggi critici, cit., p. 20).
Lo Stato e l’educazione
L’orizzonte civile ...
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CREDARO, Luigi
Patrizia Guarnieri
Nacque a Colda, frazione di Sondrio, il 15 genn. 1860, primogenito di poverissimi contadini, Andrea e Maria Baldini, analfabeti, e per le condizioni economiche della [...] supera, senza negarle del tutto, le concezioni pedagogiche sia di tipo spiritualista o neoidealista sia di tipo positivista. Infatti l'herbartismo pedagogico - per cui educare è formare il carattere attraverso l'istruzione, secondo certe prospettive ...
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BILLIA, Lorenzo Michelangelo
Francesco Traniello
Nato a Cuneo il 1º dic. 1860 da Giandomenico, farmacista, e da Marianna Fiacchetti, era nipote del consigliere di stato Michelangelo Tonello; al liceo [...] alle urne; senza cercarla vi sarà dunque lotta contro i positivisti, i gesuiti, gli intransigenti, i massoni, la gente seguaci erano accusati dal B. di avere troppo ceduto al positivismo imperante, di avere trattato la psicologia alla stregua di una ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....