SIBILIA, Enrico
Loris Zanatta
– Nacque ad Anagni il 17 marzo 1861, in un’antica famiglia da sempre legata alla Chiesa, cui aveva dato illustri prelati.
Date le origini e l’ambiente in cui crebbe, la [...] breve e quieta di quella colombiana, dove le tensioni religiose erano più forti. Anche in Brasile, però, dove il positivismo era assurto a religione civile delle élites e la costituzione aveva separato Chiesa e Stato, Sibilia si batté per difendere ...
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CAPONE BRAGA, Gaetano
Sergio Chiogna
Nacque a Giulianova (prov. di Teramo) il 4 maggio del 1889 da Gaetano e da Elisa Di Giacinto. Laureatosi in filosofia nel 1912 presso l'istituto di studi superiori [...] e diretta dal suo antico maestro sin dal 1907, allora uno dei punti di riferimento della polemica cattolica contro positivisti e neoidealisti. In effetti la giustificazione della divinità trascendente e dell'oggettività dei valori, sia degli estetici ...
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Nacque il 22 novembre 1819 ad Arbury Farm, nella parrocchia rurale di Chivers Cotton nel Warwickshire. Il padre Robert era il fattore di un ricco proprietario di terre. Trascorse gli anni della fanciullezza [...] Il suo ambiente era dominato dallo Spencer, che la presentò nel 1851 a G. H. Lewes, il più brillante e versatile dei positivisti, poligrafo e bohémien, pronto ad esporre con la medesima facilità Hegel e Comte. La E., dapprima aliena, poi attirata da ...
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MUCCHI, Anton Maria
Francesco Santaniello
– Nacque a Fontanellato di Parma il 27 maggio 1871 da Venceslao, magistrato, e da Anna Rossi.
Dopo essersi spostato con la famiglia in diverse città per i frequenti [...] dove stabilì anche il suo studio, frequentato abitualmente dallo scultore Leonardo Bistolfi, dall’antropologo Cesare Lombroso, da intellettuali positivisti come Edmondo De Amicis e il poeta Giovanni Cena e il filosofo Annibale Pastore, marito di sua ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] che si propone lo studio dei particolari caratteri somatici e psicofisici del delinquente. Connessa ai metodi positivisti e naturalistici dell’a. fisica classica, mira a interpretare il comportamento antisociale delinquenziale come conseguenza di ...
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GIANNOTTA, Niccolò
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Catania il 1° marzo 1846 da Vincenzo e da Gaetana Tropea. Primogenito di nove figli, dovette presto interrompere gli studi per sopperire alle esigenze [...] negli anni successivi l'edizione di testi di saggistica universitaria che fecero del G. l'editore privilegiato del gruppo dei positivisti della facoltà di giurisprudenza della locale Università. Per i suoi tipi uscirono, tra gli altri, il saggio di V ...
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Concetto entrato nell’ordinamento italiano con il codice del 1930. L’art. 203 c.p. stabilisce, infatti, che agli effetti della legge penale è socialmente pericolosa la persona, anche non imputabile o non [...] osservazione si può evincere la pericolosità dello stesso. Il codice Rocco non ha recepito tutte le istanze dei positivisti, ma ha considerato la pericolosità sociale come una caratteristica eventuale dell’autore del reato, non permanente in quanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Renzo Orlandi
Una pluralità di significati
L’espressione giustizia penale possiede e sintetizza una pluralità di significati. Essa designa in primo luogo l’insieme delle regole (legali, [...] del libero arbitrio, sull’idea di colpevolezza e su una concezione essenzialmente retributiva della pena, i ‘positivisti’ opponevano una visione empirica del problema penale, imperniata sulla sostanziale negazione del libero arbitro e sull’idea ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento il problema della “razza” e della conservazione della sua purezza entra nelle [...] della “razza” affonda le sue radici nel clima intellettuale del secondo Ottocento. È allora che gli entusiasmi positivisti assegnano alla scienza e al metodo scientifico un primato indiscutibile quale strumento di comprensione della realtà naturale e ...
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ORESTANO, Francesco
Alessandra Tarquini
ORESTANO, Francesco. – Nacque ad Alia, in provincia di Palermo, il 14 aprile 1873 da Luigi e da Elisabetta Bellina.
Nel capoluogo siciliano studiò giurisprudenza [...] e fu nominato professore straordinario di filosofia morale nell’Università di Palermo. Nel 1911, grazie al sostegno dei filosofi positivisti, divenne ordinario e fino al 1924 insegnò nel capoluogo siciliano.
Già dai primi tempi della sua attività di ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....