RATZINGER, Joseph
Marco M. Olivetti
Teologo cattolico, nato a Marktl, Baviera, il 16 aprile 1927; compì studi di filosofia e teologia nelle università di Frisinga e di Monaco; ordinato sacerdote nel [...] di accettare la scissione Gesù storico-Cristo della fede, posta da un'ormai insostenibile storiografia positivistica e da un ormai altrettanto insostenibile fideismo kerygmatico. In questa affermazione cattolica della trasparenza del sensibile ...
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Chabod, Federico
Emanuele Cutinelli-Rendina
Nato ad Aosta nel 1901 e morto a Roma nel 1960, C. fu tra i massimi storici del 20° sec., i cui studi spaziarono dalla storia tardo-medievale alla contemporaneistica, [...] p. 229).
Già nei lavori d’esordio C. fu capace di tracciare una strada tutta sua, che non era quella dell’erudizione positivistica, pur pienamente posseduta e messa a profitto, ma ancor meno era l’altra che in quegli anni si esprimeva nell’approccio ...
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BELLONI, Antonio
Carmine Jannaco
Figlio di Gio. Battista e di Marina Maggioni, nacque il 19 dic. 1868 a Padova, ove si i laureò in lettere nel 1891. Ordinario di materie letterarie dal 1892 nelginnasio [...] questo primo incontro coi Seicento è mantenuto fermo il giudizio di condanna unanimemente espresso dalla contemporanea cultura positivistica sull'età della Controriforma, considerata un'epoca di deplorevole decadenza, ma si afferma nel tempo stesso ...
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PAGNOTTA, Remigio
Giuseppe Moricola
PAGNOTTA, Remigio. – Nacque ad Avellino il 29 settembre 1869, da Domenico, orologiaio, e da Ortensia Capaldo.
Ultimo di tre figli, rimase orfano di padre quando aveva [...] di fede meridionali, si nutrì di un pensiero abbastanza eclettico, poggiante su un ampio sostrato di cultura positivistica, che ebbe nell’anticlericalismo, nel massimalismo e nel bloccardismo i connotati più appariscenti.
Negli anni precedenti lo ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] delle legislazioni e della giurisprudenza fu considerato come il vestibolo di un edificio ancor più maestoso; la visione positivistica suscitò persino la speranza che potesse rivelare le leggi generali del divenire del diritto: si chiese però alla ...
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Nacque il 28 gennaio 1828 a Casteldidone, in provincia di Cremona; di là passò fanciullo a Mantova, dove fu avviato al sacerdozio; nel 1863 fu nominato canonico della cattedrale e nel 1866 insegnante di [...] 1903).
Nel volume del 1870 l'A. raccolse in una sintesi sobria ed efficace quanto di meglio offriva la letteratura positivistica, sì che la sua Psicologia è nel genere il primo lavoro apparso in Italia, col quale i vecchi concetti del materialismo ...
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Il concetto di a. f. si basa sulla definizione di spazio funzionale, cioè uno spazio composto da un insieme di elementi, di attributi degli elementi e di interrelazioni fra questi. Sinteticamente essa [...] le aree stesse secondo un ordine gerarchico. Ne segue che l'a. f. − diversamente da quanto previsto nelle concezioni positivistiche o in quelle neo-idealistiche di Vidal de la Blache (possibiliste) − si configura come una regione dominata da un ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] esempio del Balzac, del Flaubert, degli scrittori che venivano sommariamente compresi nella formula del "realismo", e la cultura positivistica del suo tempo (di cui era interprete ammirato il Taine), avevano agito fortemente su di lui: Thérèse Raquin ...
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È stato rettore dell'università di Padova dal 1947 al 1949, anno in cui è stato chiamato alla cattedra di storia romana nell'università di Roma. Eletto nel primo Senato della repubblica (1948-53) come [...] 'idealismo nel campo della storia antica" (A. Momigliano), il superamento, da parte sua, del filologismo accademico d'impronta positivistica è avvenuto dapprima sotto la forma d'un esplicito richiamo alla concezione umanistica della storia, per cui l ...
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Tommasini, Oreste
Luca Sartorello
Storico, nato a Roma l’8 luglio 1844, da Vincenzo e Barbara De Sanctis, e ivi morto il 9 dicembre 1919. La famiglia, assai facoltosa, gli garantì una vita scevra da [...] secondo, in due parti, nel 1911 (entrambi per i tipi della Loescher): un’opera pensata nel contesto della storiografia positivistica e nazionalistica, la cui stesura lo impegnò per più di quarant’anni. Almeno il primo volume, infatti, è direttamente ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.