La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] (6) non ho fatto io questo dolce, l’ho fatto fare
Per questi motivi, la costruzione causativa ha una vocazione pragmatica: all’Esecutore serve per far risaltare il fatto che la propria responsabilità nell’evento è relativamente scarsa (7):
(7) questo ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] me Maria
Un’altra ipotesi (Rohlfs 1971 e 1984) collega la formazione dell’accusativo preposizionale a un’esigenza pragmatica di messa in rilievo. La preposizione nascerebbe in epoca abbastanza remota e non documentata all’interno della categoria dei ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] e in tutte le coniugazioni.
Essendo anche una categoria deittica, la persona assume particolare rilevanza nell’ambito della ➔ pragmatica (Levinson 1993: 80-85), soprattutto per quel che concerne un particolare aspetto della cosiddetta deissi sociale ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] e un piccolo gatto non sono sinonimi: per capire il significato di gattino occorre tirare in ballo la funzione pragmatica dell’alterazione, che permette di marcare in modo esplicito una situazione comunicativa attraverso l’uso dei morfemi alterativi ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] dell’altezza tonale per veicolare significati a livello post-lessicale, ossia differenziare il significato e il valore pragmatico delle frasi (➔ pragmatica). Il suo correlato principale è la variazione di F0 o altezza tonale, ma le modificazioni di ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] va a scuola).
Le frasi principali possono essere classificate secondo l’atto linguistico che codificano (➔ illocutivi, tipi; ➔ pragmatica). Che costituisca da sola una frase semplice o che faccia parte di una struttura complessa, di solito è infatti ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] quasi come elementi preposizionali.
Il significato dei participi assoluti dipende sia dal co-testo (➔ contesto) sia da fattori pragmatici. Nella maggior parte dei casi il participio esprime una relazione temporale o causale; più di rado è possibile ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] non si scioglierà. La ragione di ciò non va cercata nel significato del costrutto (cioè nella semantica), ma nella pragmatica, cioè negli atteggiamenti e nelle aspettative del parlante e dell’ascoltatore che accompagnano l’uso. Il fatto stesso che ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] di maggioranza al ➔ congiuntivo o al ➔ condizionale, dove ha la funzione di segnalare la presenza di una implicitazione pragmatica negativa (Manzotti & Rigamonti 1991: 298):
(21) Maria si è impegnata più di quanto non pensassi [implicito: «non ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione di focalizzare un costituente (il cosiddetto elemento scisso) attraverso un’operazione particolare di messa in rilievo (➔ focalizzazioni). Un esempio di frase scissa è:
(1) è lui che mi ha portato ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...