Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] , produrre un giudizio di verità sulla frase risultante. In questa prospettiva, la copula ha la funzione di fornire il tempo del predicato nel caso in cui questo sia lessicalmente espresso da un costituente nominale (per es., in Socrate è un uomo).
L ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] negli esempi (28) e (29), e quello in cui il gerundio arriva a esprimere un’azione successiva rispetto alla predicazione principale, come invece negli esempi (30) e (31). L’interpretazione è, almeno in parte, dettata dalle proprietà aspettuali dei ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] che codifica ciò di cui si parla (➔ soggetto) e un’altra che dice qualcosa a proposito della prima (ossia fornisce una predicazione su di essa; ➔ predicato, tipi di). La parte che indica ciò di cui si parla si chiama tema; l’altra si chiama rema (dal ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] dipendenza sintattica rispetto a un’altra frase (tornando a casa, mi resi conto di quanto era tardi), a un predicato verbale (arrivare correndo) o a una forma verbale con la quale il gerundio si può combinare per formare strutture perifrastiche ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] posizione subordinata rispetto alla sostanza, intendendo con essa la classe più generale entro cui rientrano tutti i predicati designanti ciò che inerisce in modo non essenziale o non necessario a una sostanza, ossia le caratteristiche accidentali ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] a Quine e in parte alla semantica (➔) di Tarski è la teoria del s. di D. Davidson. Partendo dalla definizione del predicato ‘vero’ di Tarski, Davidson ha proposto di utilizzare una teoria della verità per un linguaggio naturale L come teoria del s ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] possibile", per usare una nozione tradizionale che risale a Leibniz). Si parla a questo proposito di "calcolo dei predicati". Questa concezione "vero-condizionale" del significato non è del tutto soddisfacente. Non è cioè chiaro come si potrebbero ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] per ogni data lingua questo schema determina l'ordine di X rispetto al complemento per qualsiasi categoria lessicale/funzionale, questo predice che in una lingua in cui il verbo precede l'oggetto la preposizione precede il suo complemento e il nome ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] specialmente se privi di articolo, non individuano un referente su cui si dirige l’azione del verbo, bensì modificano il predicato, come se l’oggetto fosse incorporato nel verbo. Si crea in questo modo un costrutto sintattico e semantico molto coeso ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] funzioni costrutti quali il participio passato assoluto invece del gerundio composto, il costrutto nominale e l’impiego dei predicati per esprimere la «funzione giudicante» dell’autore (Nencioni 1988: 203-204, 224-225).
Lo sfruttamento di tutte le ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...
predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, tratto da praedicare nell’accezione assunta...