Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] incluso il responso oracolare, che è normalmente un testo verbale.
Tale segno divinatorio (che è lo strumento attraverso cui nome e dunque da un’entità a cui non si poteva applicare il predicato “vero” o “falso”.
La teoria del segno
Per gli stoici i ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] interposto tra soggetto e predicato principale appartiene a un verbo semanticamente ‘leggero’, con la stessa funzione modalizzante di un avverbio.
Dei numerosi aspetti del ➔ sintagma verbale, se ne richiamano qui solamente alcuni di maggiore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] popoli creduto e dai supremi magistrati colla incorrotta custodia delle leggi predicato; sacro dogma, senza di cui non vi può essere . 200).
In un contesto minacciato da uno sviluppo verbale incontrollato, il grande poeta ha il dovere di ricondurre ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] riconoscere il dettame inesorabile della logica. Se qualcuno fra noi - aggiunse - vi è che abbia predicato la violenza solo per dilettantismo verbale, senza sentirne l'assoluta ineluttabilità, intenda costui che è tempo di finire il demagogico giuoco ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] di mentire e di dire cose mai dette prima, il codice verbale funziona: cioè, il cervello che lo possiede funziona in virtù viene riconcepito come attore e azione, o soggetto e predicato. Immediatamente dopo questa divisione, le parti possono essere ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] nello specifico sono soggetto, oggetto diretto e verbo (➔ verbi; ➔ predicato, tipi di), non si realizzano ognuno con una sola parola: le tipo VO (testa a sinistra o testa iniziale):
(12) sintagma verbale: (S)VO
a. (i burattini) [s] riconoscono [v] ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] i contesti in cui l’infinito è complemento di sintagmi non verbali, quali l’aggettivo, il nome e la preposizione, ➔ infinito (➔ modalità). Lo stesso vale per i casi in cui l’infinito è predicativo dell’oggetto:
(86) Ho i piatti da lavare [= «ho i ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] nominali soltanto («Corteo pacifico ieri nelle vie della città») oppure da elementi nominali e verbali, con i secondi non in funzione di predicato («Occupate dagli studenti dieci scuole milanesi»).
La nominalizzazione, cioè la preferenza per nomi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Rizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Duecento e il Trecento sono secoli di grande rinnovamento della storia del cristianesimo [...] preghiera; nel 1210 Innocenzo III concede la sua approvazione verbale alla regola del nuovo ordine. Nel 1219 Francesco si converte nel 1374, e che, da quando comincia a predicare, esercita sull’uditorio uno straordinario fascino, riunendo intorno a ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] agevolano la comprensione, e il rilievo funzionale della forma predicativa si combina con l’iterazione delle strutture frasali e con tra cui vanno notate le seguenti:
(a) forme verbali, pronominali e aggettivali di prima e seconda persona, singolare ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); complemento p., aggettivo o sostantivo...