Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] al sanscrito e non all’hindī, di pagoda, dove ci si limita a un rinvio a una qualche «lingua dell’India». 67); otoni «signore feudale» < giapp. o-toni, con o- prefisso con funzione onorifica (Mancini 2009: 67); saburai «samurai» < giapp. ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] o u tonica e l’altra è a, e, o: Maria, paura, ecc.;
(c) nelle parole con prefisso terminante in i o u: riavere, suesposto, ecc.
Si osservi, tuttavia, che uno stile di parlato formale e lento (in contrapposizione a quello colloquiale e veloce) e ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] produttivi, tutti hanno la stessa numerosità e frequenza; tra i prefissi più usati si possono citare anti- (misure anticrisi; come si vede dall’esempio è questo forse il solo prefisso che consente un cambio di categoria rispetto alla base), post ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] comportamento morfologico e sintattico affine a quello di un verbo. Per es., si collega con pronomi atoni dando luogo a forme quali eccomi, eccolo, eccone; accetta il prefisso iterativo ri- (riecco); in combinazione con un nome segnala il comparire ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] , espressione della) o consuetudine, il prefisso re-, in certi casi fino a logorare ta] «chi riceve e poi ridà fa la vera carità»; ma a Formicola (Ce, a nord di Capua) si ha già [i ˈtɔrnə a ˈdːiʧə] «torno a dire», cioè «ripeto», a Napoli [ˈramːə ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] temi di teoria grammaticale (richiamo i notissimi saggi sullo "aspetto" del verbo, sulle preposizioni, sul prefisso s in italiano) il D. si abbandona alla tentazione del formalizzare che poteva venirgli dalla disciplina più prossima, per tradizione ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] tratteggia, per giustapposizione, due stati di cose: (a) «Francesca non si trova in un determinato posto» e (b) «qualcuno non risponde al telefono testo soddisfacente ai fini dello scopo comunicativo prefisso, e l’interlocutore può considerare l’ ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] sono molto attestate anche in testi di registro colloquiale e nel parlato, come si vede negli esempi (5) e (6), tratti dal web:
(5 prefissi, per es. verbali: innamorarsi, arrossire, coabitare, fraintendere, ecc. Troviamo la preposizione come prefisso ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] di /s/ nelle pronunce settentrionali è impedita dal confine tra prefisso e radice; oppure ami[k]o → ami[ʧ]i, dove il Roma a trovare Paolo.
Al vertice della struttura si trova l’enunciato, che si può estendere anche oltre i confini della frase. ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] tratto soprasegmentale.
La ragione della denominazione con prefisso sopra- è da ascriversi al fatto che tali (per gran parte del sistema consonantico italiano) può avere valore distintivo: si vedano le seguenti coppie minime: ca[s]a ~ ca[sː]a, ...
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prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile,...
prefissare1
prefissare1 v. tr. [comp. di pre- e fissare]. – Fissare, determinare in precedenza: p. la data della partenza; in partic., nella tecnica, stabilire i valori che determinate grandezze devono assumere: p. le dimensioni; com. l’uso...