Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] (1952) e in Collected poems 1909-19o2 (1963); le poesie giovanili in Poems written in early youth (post., 1967; trad. it. Poesie giovanili, 1967). Fu socio straniero dei Lincei (1947). Nel 1948 gli fu assegnato il premioNobel per la letteratura. ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). PremioNobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] latino americana, per la sua sensibilità acuta ma non preziosa, ricchissima d'immagini ma non complicata. È stato testimone di molti degli eventi cruciali che hanno segnato il XX secolo: dalla guerra civile ...
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Wilson, Thomas Woodrow. - Uomo politico statunitense (Staunton, Virginia, 1856 - Washington 1924). Governatore del New Jersey (1910), fu presidente degli USA per due mandati (1913-17 e 1917-21). All'inizio [...] ", che vennero accettati dagli Alleati ed ottenne l'approvazione del covenant della S.d.N. Fu insignito del premioNobel per la pace (1919), sebbene molte sue scelte politiche furono improntate a modelli imperialistici, di segregazionismo razziale e ...
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Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] 'infanzia (L'inconnu sur la terre, 1978; Mondo et autres histoires, 1978). Nel 2008 gli è stato conferito il premioNobel per la letteratura in quanto autore "di nuove partenze, avventure poetiche ed estasi sensuali, indagatore di un'umanità che va ...
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Scrittore e drammaturgo (Dublino 1856 - Ayot Saint Lawrence, Hertfordshire, 1950), di famiglia protestante di origine inglese. Visse poveramente a Dublino fino al 1876, quando raggiunse la madre a Londra. [...] personaggi, le commedie tengono desto l'interesse per il vivace gioco intellettuale, le molte arguzie e i molti paradossi, divenuti famosi, con cui S. critica e colpisce caratteristiche e istituzioni del popolo inglese. Nel 1925 ebbe il premioNobel. ...
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Uomo politico (New York 1858 - Sagamore Hill, New York, 1919). Repubblicano, fu sottosegretario alla Marina (1897-98) e volontario nella guerra contro la Spagna (1898), governatore dello Stato di New [...] ; in politica estera promosse l'espansionismo e fu mediatore tra Russia e Giappone (1905), ricevendo per quest'opera il premioNobel per la pace (1906). Durante la Prima guerra mondiale sostenne l'intervento in favore dell'Intesa, opponendosi poi all ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] genetico fu aperta dai brillanti lavori di M.W. Nirenberg e J.H. Matthaei (1961), che valsero al primo il premioNobel 1968. Altrettanto importanti sono i lavori che portarono, nello stesso anno, A. Lwoff, F. Jacob e J. Monod alla chiarificazione ...
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Poeta irlandese (Sandymount, Dublino, 1865 - Roquebrune-Cap Martin 1939), fratello di Jack Butler. È stato uno dei grandi protagonisti della poesia tra Ottocento e Novecento. Attratto dalle leggende irlandesi [...] produzione teatrale e quella poetica volsero, nella fase più matura, verso accenti maggiormente legati alla realtà. Fu insignito del premioNobel per la letteratura (1923).
Vita e opere
Il paese d'origine della madre, Sligo, dove si recava da Londra ...
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Scrittrice sudafricana (Springs, Transvaal, 1923 - Johannesburg 2014). Le grandi qualità inventive e stilistiche della sua prosa la collocano tra i pochi romanzieri di lingua inglese capaci di dar vita [...] , sociali e culturali, storicamente stratificati, che sembrano avere bloccato vittime e carnefici in ruoli e comportamenti obbligati. PremioNobel per la letteratura nel 1991.
Vita
Nata da una famiglia di immigranti ebrei, si iscrisse all'università ...
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Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premioNobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] teoria dei giochi non cooperativi", le sue ricerche si sono concentrate essenzialmente sulla teoria assiomatica del comportamento razionale, nel cui ambito ha formulato gli importanti assiomi di razionalità ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...