Batteriologo (Pretoria 1899 - New Haven, Connecticut, 1972), di famiglia svizzera, membro della Fondazione Rockefeller di New York, dove lavorò nella International health division. PremioNobel (1951) [...] per la medicina o fisiologia in riconoscimento dei suoi studî sulla febbre gialla; riuscì (1930) a trovare il metodo per produrre lesioni encefalitiche nel topo col virus della febbre gialla e a ottenere ...
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Biologo statunitense (n. New York 1938); prof. dal 1973 al Massachusetts Institute of Technology, si è occupato delle interazioni tra i virus tumorali e la costituzione genetica delle cellule. Per queste [...] ricerche ha ricevuto nel 1975, insieme a R. Dulbecco e a H. Temin, il premioNobel per la fisiologia o la medicina. Nel 1997 B. è stato eletto presidente del California Institute of Technology. ...
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Passaggio da una condizione o situazione a una nuova e diversa
Biologia
In genetica, sostituzione, in una molecola di DNA, di una purina con un’altra purina o di una pirimidina con un’altra pirimidina; [...] da L.P. Kadanoff e successivamente da K.G. Wilson, il quale, per il suo contributo, ha ricevuto nel 1982 il premioNobel. La difficoltà principale, nel trattare con metodi convenzionali le t. di fase di second’ordine, è dovuta (nel caso dei sistemi ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] Rettore dell'università di Pavia, socio nazionale dei Lincei (1890), fu eletto senatore del Regno nel 1900, e nel 1906 ricevette il premioNobel per la medicina o fisiologia assieme a S. Ramón y Cajal. Per quasi tutta la vita, G. dedicò i suoi studî ...
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Biologo cellulare e molecolare tedesco naturalizzato statunitense (Waltersdorf, od. Niegoslawice, Polonia, 1936 - New York 2018).
Vita
Laureatosi in medicina presso l'Università di Tubinga (1960), lasciò [...] il difetto è dovuto proprio a errori nei segnali di trasporto cellulare. B. ha devoluto l'intero ammontare del suo premioNobel per la ricostruzione a Dresda della Frauenkirche e della Sinagoga, e per il restauro a Fubine Monferrato del suo centro ...
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Biologo (Lex ington, Kentucky, 1866 - Pasadena, California, 1945). Insegnò zoologia sperimentale alla Columbia University di New York (1904-28) prima di essere chiamato a fondare e dirigere i laboratorî [...] dell'evoluzione. Per le sue ricerche sperimentali, che accreditarono la teoria cromosomica dell'eredità, ottenne nel 1933 il premioNobel per la fisiologia o la medicina. Partito da posizioni critiche sia nei confronti del mendelismo che della teoria ...
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Psicobiologo (Hartford, Connecticut, 1913 - Pasadena 1994). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento nella Harvard University (1941-46) e nell'univ. di Chicago (1946-53); dal 1954 prof. di psicobiologia [...] -spaziali e il ricordo di immagini iconiche. Per le sue ricerche sulla fisiologia degli emisferi cerebrali nel 1981 gli è stato conferito il premioNobel per la fisiologia o la medicina, che ha diviso con D. H. Hubel e T. N. Wiesel. Tra i suoi lavori ...
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Virologo francese (Chabris, Indre, 1932 - Neuilly-sur-Seine 2022). Professore emerito dell'Istituto Pasteur, ha fornito un contributo essenziale nell'identificazione e isolamento del virus dell'HIV, responsabile [...] sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS); per tali ricerche nel 2008 è stato insignito, con F. Barré-Sinoussi, del premioNobel per la medicina o la fisiologia.
Vita e attività
Ha iniziato la sua carriera scientifica alla Facoltà di Scienze di ...
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Rothman, James Edward. – Biologo statunitense (n. Haverhill 1950).Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Yale nel 1971 e il dottorato di ricerca in biochimica ad Harvard nel 1976, è stato assegnista [...] Lasker Albert per la ricerca medica di base insieme a R.W. Schekman. Nel 2013 è stato insignito del PremioNobel per la medicina insieme a R.W. Schekman e T.C. Südhof per le scoperte nei meccanismi che regolano il traffico di vescicole, uno dei ...
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Chimico e biologo marino giapponese naturalizzato statunitense (Fukuchiyama, prefettura di Kyoto, 1928 - Nagasaki 2018). Laureato presso l'università di Nagoya nel 1951, ha ottenuto il PhD in chimica organica [...] 'essa da Aequorea, ha aperto rilevanti potenzialità in campo biomedico. Per la sua scoperta S. ha ricevuto nel 2008 il premioNobel per la chimica insieme con gli statunitensi M. Chalfie e R. Tsien, che hanno sviluppato le applicazioni della GFP come ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...