Virologo francese (Chabris, Indre, 1932 - Neuilly-sur-Seine 2022). Professore emerito dell'Istituto Pasteur, ha fornito un contributo essenziale nell'identificazione e isolamento del virus dell'HIV, responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS); per tali ricerche nel 2008 è stato insignito, con F. Barré-Sinoussi, del premio Nobel per la medicina o la fisiologia.
Ha iniziato la sua carriera scientifica alla Facoltà di Scienze di Parigi (1955-67). Direttore dal 1972 dell'Unità di oncologia virale del dipartimento di Virologia dell'Istituto Pasteur e dal 1982 del dipartimento stesso, dal 1974 è stato direttore di ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), poi direttore emerito. I suoi primi lavori in campo virologico hanno condotto alla dimostrazione della presenza di una forma di RNA infettivo a doppia elica in cellule infettate dall'EMC (virus dell'encefalomiocardite). Questo dato, assieme a ulteriori esperimenti, ha permesso di formulare un'ipotesi secondo la quale l'RNA a doppia elica ha il ruolo di stampo nella sintesi enzimatica dell'RNA virale. Il nome di M. è legato soprattutto all'identificazione del virus responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). La priorità cronologica di questa identificazione è probabilmente da attribuire a M., il quale per primo ha individuato in pazienti affetti da AIDS un enzima (la transcriptasi inversa) che permette la sintesi di DNA a partire da RNA virale; l'enzima indicava la presenza di un retrovirus. Incerto se considerare il virus come causa diretta dell'AIDS o come un'ulteriore infezione associata alla malattia, M. lo ha chiamato Lymphadenopathy-Associated Virus (LAV). Quasi contemporaneamente, negli Stati Uniti, R. Gallo isolava lo stesso virus (da lui senz'altro denominato Human Immunodeficiency Virus o HIV I), cui attribuiva la responsabilità della sindrome da immunodeficienza acquisita. Ambedue le linee di ricerca hanno condotto allo sviluppo di tecniche che permettono d'individuare eventuali anticorpi del virus, e dunque la possibilità di preparare un vaccino efficace. Per questa serie di studi, M. aveva in precedenza ottenuto il premio Lasker (1986).
Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: in collaborazione con F. K. Sanders, Replicative form of encephalomyocarditis virus ribonucleic acid, in Nature, 199 (1963), pp. 664-67; in collaborazione con W. Rozenbaum e J.-C. Gluckman, SIDA et infection par VIH (1989); AIDS and diseases (1990); Le virus et l'hommes (1994); Sida et société française (1994); in collaborazione con R. Daudel, Le Sida (1994).