Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] locuzione è non trasparente, idiomatico, come in (36), in cui la scelta di per via di invece della semplice preposizionepropria per può servire a precisare la relazione instaurata fra i costituenti frasali:
(36) ProSca fa la schifiltosa per via del ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] io (Ligabue 2005: 175)
Le locuzioni del secondo gruppo sono costituite da un nesso più composito (preposizionepropria + nome + preposizionepropria) e sono spesso considerate la forma esemplare fra le locuzioni preposizionali:
(4) Di questa città io ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] di lessemi latini o già italiani, come la preposizione durante (< participio presente) o l’avverbio di quando l’abbiamo davanti, a tavola o in cucina, e cioè proprio in quelle occasioni nelle quali capita più spesso di indicarla a ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] », ’o so «lo so», qu[oː bː]ono «quello buono») e preposizioni articolate (è daa Lazio «è della Lazio»; ma in questo caso si può alla terza plurale) e quella degli allocutivi (compresi i nomi propri), preceduti poi spesso da a (a dottó!, a Francé!; D ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] il gesto e le parole. Il verbo sale e la preposizione su veicolano l’idea di verticalità del movimento, mentre la giù a palmo in alto, con le dita che si toccano le punte, proprio come i petali di un tulipano. Si tratta di un gesto-frase polisemico, ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] pausa (o da una virgola nello scritto) e poi dalla preposizione di seguita dal nome, è appropriata in un contesto in braccia [= «è svenuta tra le sue (di lui) braccia»].
Proprio può essere usato in italiano per rafforzare un altro possessivo (specie ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] elementi che formano il vocabolario di una lingua, i nomi propri tendono però a cambiare con maggiore lentezza e per tale latino Urbs Salvia. In vari nomi di luogo si sono agglutinate preposizioni, come in Daiano (Trento) che deriva da de Aiano. Non ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] popolare, caratterizzati dal punto di vista sociolinguistico proprio per il loro basso grado di istruzione.
De dici che stai bene), l’uso di la quale non preceduto da preposizione (la tua lettera la quale mi sono rallegrato), anche invece di ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] (25) numerale: mi serve un tre per fare tombola
(26) preposizione: il di introduce spesso un’infinitiva.
2.2.2 Infinito nominale. nomi d’azione è sentential-like (cioè uguale a quella propria del verbo di partenza; Koptjevskaja-Tamm 1993: 61) e ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...