qua sù
Mario Medici
. Rappresentato dagli editori con grafia non unita, è presente una sola volta nella Vita Nuova, cinque nel Purgatorio e otto nel Paradiso; è assente nell'Inferno. È usato con verbi [...] e in Pd II 59 Ciò che n'appar qua sù diverso / credo che fanno i corpi rari e densi (nel corpo lunare).
Preceduto dalla preposizione ‛ di ', con significato evidente, in Pd XXVII 27 'l perverso / che cadde di qua sù, là giù si placa, e 56 In vesta di ...
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Editoria
Insieme delle fasi lavorative che servono, partendo dall’originale fino all’impostazione o montaggio delle pagine di una segnatura, per la preparazione delle forme, lastre o cilindri da stampa. [...] una nuova parola. Si distingue la composizione c. verbale, consistente di norma nel premettere al verbo una o più preposizioni o prefissoidi e temi nominali (tacere, sottacere), e quella nominale, in cui si hanno due nomi (capostazione), o una ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] entrambe le codifiche dell’oggetto anche quando questo è inanimato, con diversa sfumatura di significato. Se l’oggetto è codificato con preposizione (a un piano di attacco in 9 b.), ciò indica che il processo espresso dal verbo non è completo, mentre ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] il dileguo di /l/ in articoli, clitici, dimostrativi (’a casa «la casa», ’o so «lo so», qu[oː bː]ono «quello buono») e preposizioni articolate (è daa Lazio «è della Lazio»; ma in questo caso si può avere anche solo lo scempiamento: è dela Lazio; sul ...
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lui (lei)
Riccardo Ambrosini
1.1. La distribuzione delle forme oblique del pronome maschile ‛ lui ', che, come ‛ lei ', reca chiari indizi della sua tonicità nell'uso ritmico-prosodico e nel suo frequente [...] (CLXIX 14, CLXXXVI 2), llei (XIII 4, XXXV 14, LX 1, LXXIV 12, CLXXXVI 9, CCXXVI 6) per assimilazione con -n finale della preposizione ‛ con ' (v. LORO 4.), e nelle forme scorciate lu' (llu' soltanto in IX 11 tu non saresti gito co llu' a danza) e ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] lampo
c. visita lampo
in cui uno dei due nomi modifica l’altro, in un rapporto di determinato-determinante.
(18) nome + preposizione + nome
a. tavoletta di cioccolato
b. pizzico di sale
c. spicchio d’aglio
d. sciame d’api
e. stormo di uccelli ...
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passare [passe, II singol. indic. pres.]
Alessandro Niccoli
Presenta un numero abbastanza alto di occorrenze, distribuite in modo uniforme in tutte le opere: Vita Nuova 29; Rime 10; Convivio 20 (21 [...] If XVIII 88 [Giasone] passò per l'isola di Lenno; XX 82.
Quando è usato assolutamente o è seguito da una preposizione che ne determina il significato, esprime l'idea del movimento con maggior evidenza che non quella del luogo attraverso il quale esso ...
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testa
Luigi Blasucci
Parola adoperata in tutte le opere di D., ma con frequenza notevolmente più alta nella Commedia (40 volte su 50 occorrenze complessive, incluse le 5 del Fiore), legandosi in particolare [...] 'immagine rituale dell'incoronazione, in Pg XX 59 a la corona vedova promossa / la testa di mio figlio fu.
Introdotto dalla preposizione ‛ in ' come determinazione di stato, per indicare ciò che è posato sulla t.: Rime LVI 14 dirò la donna mia / che ...
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L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] nei registri più elevati.
È interessante come parole in uso possano essere la risultante della fusione (➔ univerbazione) di preposizione + nome: è il caso di allarme / allarmi, attestato (e accettabile anche oggi, pur se nella sola esortazione, e ...
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considerare
Fernando Salsano
. Vale " meditare ", " riflettere ", in senso assoluto, in Cv I I 6 Manifestamente adunque può vedere chi bene considera, che pochi rimangono quelli che..., e II III 13, [...] , e ordina quelli ne l'ultimo di tutti), e 6, V 11 e 12, VI 6 e 7, IX 11, XI 7 e, costruito con la preposizione ‛ in ', XXX 5 E in ciò considerando, a cautela di ciò comando a la canzone che suo mestiere discuopra. In taluni casi significa un'attenta ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
preposizionale
prepoṡizionale agg. [der. di preposizione]. – In linguistica e in grammatica, che si riferisce alla preposizione, che ha il valore di una preposizione: nesso p.; sintagma p., costituito da un sostantivo preceduto da una preposizione...