di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] l’arabo classico, che possiede pronomi clitici che sono personali e, nel contempo, possessivi, e si combinano con verbi, nomi e preposizioni. Si veda, per es., il pronome -hu, simile all’it. lo, nelle forme seguenti: qatala-hu «lo uccise», baītu-hu ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] una sequenza come unire l’utile al dilettevole sono gli articoli (nel secondo caso, l’articolo va estratto della preposizione articolata) a sancire l’uso nominale degli aggettivi utile e dilettevole.
L’articolo indeterminativo (non definito) non ha ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] da di e ciò che suscita il processo indicato dal verbo viene realizzato come un sintagma preposizionale introdotto da un’altra preposizione:
(23) l’interesse di Anna per questo film
Con questi verbi solo il soggetto, e non l’oggetto, può essere reso ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] Dal 1930 al 1944, a cura di R. Chiti e E. Lancia, Roma, Gremese, 1993, p. 121)
L’apposizione può essere introdotta da preposizioni o avverbi di vario tipo, oppure da locuzioni tipiche come in qualità di, in funzione di, in veste di. A differenza del ...
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PROVERBIO (dal lat., secondo alcuni, probatum verbum, secondo āltri pro e verbum; ted. Sprichwort)
Raffaele CORSO
Camillo CESSI
Sotto questo nome si comprendono comunemente detti di varia forma e origine, [...] cui i proverbî spesso invocano l'autorità. In quanto alla brevità, il proverbio può variare dal semplice binomio alle preposizioni agglomerate in due o più versi (proverbî bimembri, trimembri, ecc.). Rari sono i proverbî lunghi (alcuni contano fino a ...
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Termine usato dai grammatici greci a indicare un caso particolare di caduta di uno o più suoni in fine di parola (cfr. ἀϕαίρεσις all'iniziale, συγκοπή all'interno, v. aferesi, sincope), p. es., δῶμα, δῶ [...] a fondersi intimamente con la successiva, costituendosi o no un composto. Tale in alcuni dialetti greci l'apocope delle preposizioni, o in italiano quella oscillante nelle forme: col bel tempo è bello passeggiare, San Francesco è un santo nazionale ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] , alcuni aggettivi indefiniti dedicati (➔ lingue romanze e italiano).
In italiano l’articolo partitivo è una preposizione articolata risultante dalla fusione di di (➔ preposizioni) con l’articolo determinativo (Renzi 1988: 388-397); va notato che la ...
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L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] nei registri più elevati.
È interessante come parole in uso possano essere la risultante della fusione (➔ univerbazione) di preposizione + nome: è il caso di allarme / allarmi, attestato (e accettabile anche oggi, pur se nella sola esortazione, e ...
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APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] finale
bene ▶ be’
poco ▶ po’
modo ▶ mo’ (a mo’ di = come)
– secondo un’abitudine ormai in disuso, in alcune preposizioni articolate nelle quali il troncamento riguarda il secondo elemento di un ➔dittongo
ai ▶ a’
dei ▶ de’
coi ▶ co’.
Dubbi
In ...
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Particella è un termine generico usato tradizionalmente per designare quegli elementi grammaticali che presentano le seguenti proprietà:
(a) non sono autonomi, vale a dire non possono figurare da soli, [...] assimilati alle particelle per la loro dipendenza dalla parola a cui si appoggiano).
Altre particelle sono le ➔ preposizioni, sia semplici che articolate (queste ultime, sia pur bisillabiche in alcune forme, possono essere considerate particelle ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...