I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] del nome di alcune città straniere: La Coruña, Le Havre, Los Angeles. L’articolo del nome di città italiane può formare preposizioni articolate: sono di L’Aquila e (variante più comune) sono dell’Aquila. I nomi di fiumi, laghi, fiumi e monti vogliono ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] contesto, le parole funzionali e gli elementi funzionali del lessico sono le parole, altrimenti dette grammaticali (articoli, preposizioni, congiunzioni e alcuni avverbi), che non hanno un significato proprio, come le parole lessicali, ma svolgono ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] per lo più di designazioni locali assai particolareggiate; cosa che, d'altro canto, riduce grandemente il numero delle preposizioni e delle posposizioni; tutte queste indicazioni di luoghi sono suffissi. Al contrario, essi vengono prefissi al verbo ...
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SUMERI
Giuseppe Furlani
. Già da tempi antichissimi la parte meridionale della Babilonia (Šumer) era abitata dal popolo dei Sumeri, parlanti una lingua, il sumero, che è del tutto diversa tanto dall'accado, [...] vanno messi al plurale. La lingua sumera è ricca di postposizioni, le quali esprimono ciò che in altre lingue significano le preposizioni. Per esempio -da vale "con", -ta invece vuol dire "da", -a o -e è "in", "sopra", -gim vuol dire "come" -akesh ...
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Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] ) y da ibi (locativo). Finalmente è lecito pensare che l'attuale sistema d'indicare rapporti sintattici per mezzo di preposizioni, possa, irrigidendosi, dare origine a una rinascita di casi veri e proprî che invece di essere distinti da suffissi ...
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POLINESIA
Renato BIASUTTI
Carlo ERRERA
Carlo TAGLIAVINI
. Denominazione sorta, come Melanesia e Micronesia, nella letteratura geografica europea nella prima metà del secolo XIX, per le isole e gli [...] ) come nel maori tuke mata "sopracciglio", letteralmente "arco occhio", i rapporti casuali, compreso il genitivo, sono formati da preposizioni, p. es. nel maori te tañata "homo", ò (a) tañata "hominis", ki tañata "homini", i tañata "hominem", e ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] casi e ricollegati alla questione del caso inerente: poiché negli usi assoluti genitivo e ablativo non sono retti da una preposizione, ci si interrogava sul rapporto tra la marca di caso e il ruolo tematico, grazie al quale è possibile interpretare ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] lì lì; ➔ sintagmatici, verbi), un aggettivo (essere fritto, stare fresco) o un infinito verbale, per lo più retto da preposizione (andare a parare, darsi da fare). In alcuni casi il predicato può reggere sintagmi più complessi: essere sulla bocca di ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] : lavorare privato il sabato «lavorare privatamente il sabato», i nostri meglio clienti «i nostri clienti migliori»;
(j) sovraestensioni di preposizioni: non era facile a tornare «non era facile tornare», è venuto qua di quindici anni «è venuto qui a ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] del verbo alla fine della frase:
Giuseppe Garibaldi
qui dimorò
Spiccano inoltre le dittologie (dedica e consacra), le anafore di preposizioni (di fede e di lealtà), i participi e i gerundi e, a livello lessicale, gli aulicismi (avìto, strenuamente ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...