Nicola Verola
Il 2012 dell’Unione Europea (Eu) è stato dominato, come buona parte dell’ultimo lustro, dall’eurocrisi. Diversamente dagli anni precedenti, si è però chiuso su una nota positiva, con un [...] 2012 ha però offerto un importante precedente in materia di regime linguistico. Lo scorso novembre, infatti, la Corte di giustizia ha Germania e il resto dell’eurozona, che la crisi avrebbe presto messo allo scoperto.
Per tutti gli anni 2000, infatti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Platone
Mario Vegetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Allievo di Socrate e discendente da una nobile famiglia ateniese, Platone può [...] programma di “conversione” nel suo approccio a Dionisio, ma ben presto ne rimane deluso, e fa rapidamente ritorno ad Atene. Il in questa o nell’altra vita), di carattere extra-linguistico, non discorsivo seppure certamente non extra-razionale. Non è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lunga la gestazione del mezzo televisivo, e per certi versi entusiasmante. La radio [...] finanziare le sue ricerche. Il giovane inventore sviluppa ben presto l’image disector, che raggiunge gli stessi risultati dell’ gli apparati produttivi e distributivi e i prodotti sul piano linguistico ed espressivo, ma quello che si offre è comunque ...
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MEDICI, Lorenzo de'
Ingeborg Walter
MEDICI, Lorenzo de’. – Nacque il ;1°genn. 1449 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga, da Piero di Cosimo e da Lucrezia Tornabuoni.
La nascita dell’atteso [...] negli ambienti di corte e letterari (Isabella d’Este se la fece prestare nel 1512), rivendicava l’egemonia fiorentina nel campo della poesia e accreditava il toscano come modello linguistico per tutta l’Italia.
Nel frattempo i rapporti con Sisto IV ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] far sì che il significato e la forza dell’atto linguistico vengano compresi; l’entrata in vigore, cioè la produzione d’un posto pieno di tinche conosciuto da lui solo, riuscì a farsi prestare un po’ dall’uno un po’ dall’altro un arsenale da pescatore ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] scritta, non sono ancora molti nel primo Ottocento i prestiti dai dialetti alla lingua. Alcuni dialettismi, specie di area » (cit. in Tomasin 2007: 32-33). Anche il maggiore linguista del tempo, ➔ Graziadio Isaia Ascoli, sottolineò con vigore, nel ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] di un macroatto di narrazione, consistente nel costruire un corrispondente linguistico di un evento, o di una serie di eventi collegati, retrospettivo (analessi, o – con termine preso in prestito dal linguaggio cinematografico – flashback), in cui l’ ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] nascita.
D'indole taciturna e riservata, il B. si dette presto a letture disordinate; la curiosità e la sete di sapere lo perché non vi si discorre di scienze naturali ma di problemi linguistici; fu letto, come annota il poeta, alla scuola di logica ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] caratterizzata da un contatto più intenso e prolungato col latino colto. Benché a rigore i prestiti dal latino, antenato linguistico dell’italiano, non possano essere considerati un elemento strutturale di continuità diacronica, pur tuttavia essi ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] nel 1580, mentre pétrarquisme è recente (1842). Anche il prestito di sonetto appare dapprima in francese, dal 1536; dal 1557 d’Italia 2003, pp. 31-55.
Mancini, Marco (2006), Contatti linguistici: Arabo e Italoromania, in HSK 1991-2006, vol. 23°/2, pp ...
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prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con l’impegno di restituirla entro un periodo...
presto3
prèsto3 s. m. [derverbale di prestare], ant. – 1. Prestito: Da chi aver in presto ora potrebbesi ... almeno un picciolo Mantellino ...? (Ariosto); il prender denaro a presto non si faceva ... se non con molta cautela (Botta). Anche...