Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] , definiti (spesso fantasiosamente) già prima del regime da E. Tolomei: tra essi vi furono talvolta riprese calcate propaganda, il prestigio attribuito ai forestierismi, la loro maggiore efficacia rispetto ai termini corrispettivi proposti per ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] considerare tra le più significative conquiste del pensiero linguistico settecentesco. In primo luogo, e selvatico, deformerai ogni bella e grande idea che le opere loro sfolgoranti di filosofia balenano»: Francesco Lomonaco, Vita di Giambattista Vico ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] a ognuno di questi piani e al loro intreccio nel testo. Tra i piani testuali più significativi vanno ricordati venirti a trovare a Villa Rossa significava prepararsi a un rito. Prima di suonare il campanello della porta di servizio la nonna cavava ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] tale motivo, il loro uso fu spesso osteggiato dai grammatici di stampo purista, tra cui Antonio Cesari e «Gran tempo è ch’io pensava
vederti qui fra noi, ché da’ primi anni
tal presagio di te tua vita dava
(Francesco Petrarca, Triumphus Cupidinis I ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] del film Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone, tra i primi esempi di kolossal italiani dal successo mondiale. sempre care al cinema italiano vengono da qualche anno rappresentate nelle loro forme meno ibridate e stereotipate, come il napoletano, da ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] della lingua sopra ’l Decamerone, pubblicati tra il 1584 e il 1586. Salviati attaccò del resto, vennero per la prima volta utilizzate in senso linguistico-letterario che quel linguaggio vivo avevano assunto nelle loro opere:
il toscano dialetto, e il ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] , è la corrispondenza telematica tra studenti e docenti universitari, nella quale i primi oscillano tra due estremi: dall’abuso analizzati come singoli testi autonomi, mentre la loro natura intrinsecamente dialogica richiederebbe la visione globale ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] ’Accademia era, appunto, L’Albero.
Dopo le prime ricerche negli anni della tesi e dopo il ritorno legato ai testi e alla loro lettura, sulla linea del formalismo del 1983 e del 1993, nonché Un ponte tra latino e italiano (Novara 2003).
Una scrittrice ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] la parodia si configura «in improperium» di altri e del loro modo di parlare (dei marchigiani, nel caso del Castra nominato Nell’accostamento tra lingua propria e altrui un ruolo centrale è svolto dai toscani, che per primi osservarono altre varietà ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] italo-albanesi (tra cui Francesco Crispi) a prendere parte al Risorgimento italiano. Nei primi decenni dell’ delle varietà arbëreshe deve tener conto del fatto che la loro attuale distribuzione geografica non coincide con quella originaria; inoltre, ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; tra un palo e l’altro c’è una distanza...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...