Pittore romeno (Pietra-Naemtz, Romania, 1903 - Parigi 1966). Nel 1930 si recò a Parigi, dove rimase fino al 1934. Dal 1934 al 1938 di nuovo a Bucarest; nel '38 era a Parigi, di dove fuggì durante l'occupazione [...] cubista, per evocare con incisiva limpidità immagini oniriche, nelle quali acute suggestioni egizie, o delle culture primitive dei pueblos indiani, assumono un significato inquietante pur nella loro assoluta eleganza. Nel 2023 è stata allestita ...
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Etnologo tedesco (Minden 1858 - New York 1942). Si laureò in fisica nel 1881 a Kiel. Un viaggio, con una missione geografica, nella Terra di Baffin (1883-84) gli permise di studiare i costumi degli eschimesi [...] 1970): ogni cultura è vista come il risultato di una crescita interna e di relazioni con culture vicine. In The mind of primitive man (1911; trad. it. 1972) B. polemizzò contro il razzismo di J. A. Gobineau, H. S. Chamberlain, M. Grant, affermando la ...
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Storico e filosofo tedesco delle religioni (L'Aia 1890 - Utrecht 1950). Prima parroco della Chiesa riformata, poi (dal 1918) prof. di storia delle religioni nell'università di Groninga; presidente dell'Ethische [...] (1919); Mystiek (1925); Einführung in die Phänomenologie der Religion (1925); Achnaton (1925); La structure de la mentalité primitive (1928); Phänomenologie der Religion (1933; trad. it. 1975); L'homme primitif et la religion (1940; trad. it ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] del loro valore fondamentalmente simbolico (o, in altri termini, di significante).
Non a caso, presso le società cosiddette primitive, la pratica del tatuaggio è sempre indizio di un bisogno di marcare il possesso di particolari virtù distintive del ...
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Antropologo statunitense (Bellefontaine, Ohio, 1895 - Evanston 1963); teorico del relativismo culturale. Studioso dei processi di acculturazione e del mutamento culturale, è stato tra i primi a studiare [...] of the Dutch Guyana (1934); Surinam folklore (1936); Dahomey: an ancient west african kingdom (1938); The economic life of primitive peoples (1940; ripubblicato nel 1952 con il titolo Economic anthro pology: a study in comparative economics); Man and ...
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Antropologo britannico (isola di Jersey 1866 - Oxford 1943). Esponente dell'orientamento evoluzionistico, si occupò prevalentemente di pratiche e credenze magico-religiose. Tra le opere: The threshold [...] fisico e umano, è strettamente imparentato e soggetto ad analoghe "leggi" evolutive. Interessandosi principalmente di religioni "primitive", teorizzò, sulla scia della tematica tyloriana, uno stadio preanimistico dello sviluppo delle credenze e delle ...
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Drammaturgo e narratore statunitense (New York 1914 - Stockbridge, Massachusetts, 2008). Dopo il debutto nel 1943 con l'atto unico I lay in Zion, si dedicò alla poesia (Winter crook, 1947) e, soprattutto, [...] for the seesaw (1958), una tenera, coinvolgente storia d'amore, gli altri suoi testi, tra i quali si ricordano le commedie A cry of players (1969), American primitive (1972), The body & the wheel (1975), non hanno avuto esiti altrettanto felici. ...
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Gelosia
Carlamaria Del Miglio
La gelosia (dall'aggettivo geloso, derivato dal latino medievale zelosus, "pieno di zelo") costituisce un'emozione complessa, un sentimento e una passione; la psicoanalisi [...] è al tempo stesso un'emozione, un sentimento e una passione. In quanto emozione - complessa rispetto ad altre più semplici e primitive, come la rabbia e la paura - produce il cosiddetto lampo di gelosia: una reazione affettiva intensa che insorge al ...
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Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] ricorso all’o. permette allora il controllo dell’oggetto, sia interno sia esterno, e qualifica difese primitive come il diniego e l’idealizzazione, risultando quindi elemento caratteristico delle difese maniacali.
Religione
Attributo della divinità ...
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Statistico e sociologo italiano (Motta di Livenza 1884 - Roma 1965); prof. univ. dal 1910, ha insegnato a Cagliari, Padova e Roma (dal 1925 al 1954); fondatore e preside (dal 1936 al 1954) della facoltà [...] patologia economica (1935; 5a ed. 1952); Memorie di metodologia statistica (1938); Le rilevazioni statistiche tra le popolazioni primitive (2a ed. 1941); Teorie della popolazione (1945); La misura dei fenomeni collettivi (1948); Lezioni di statistica ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...