Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] la natura della ricerca antropologica. La distanza tra osservatore e osservato e la parallela 'oggettivazione' del 'primitivo', che si percepisce anche nello stile dei primi documenti fotografici e cinematografici prodotti dall'etnografia, verrà così ...
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Regia
Lucilla Albano
La regia è considerata l'attività centrale attorno a cui ruota l'intera realizzazione del film: la nascita della pratica e della funzione della r. è da annoverare tra i maggiori [...] diventerà il 'centro' dell'immagine) con il conseguente effetto di verosimiglianza e di identificazione che il cinema primitivo ancora non offriva.
Alla fine degli anni Trenta la sintassi e la tecnica cinematografiche, diventate patrimonio universale ...
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Castrazione
Emilia De Rosa
La castrazione è l'asportazione chirurgica delle ghiandole sessuali o gonadi, chiamata nel maschio orchiectomia e nella femmina ovariectomia. Il termine indica, altresì, l'inibizione [...] tramonto. Infatti è proprio il complesso di castrazione, la paura di un padre eviratore, che porta il bambino a staccarsi dal primitivo oggetto di amore, la madre, e a vedere nel padre non più il rivale, ma un modello con cui identificarsi, favorendo ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] 19°-20° sec. e con W. Benjamin.
Nella lunga storia del s. non va dimenticato G.B. Vico, la cui scoperta del simbolismo primitivo trovò echi nello studio romantico e ottocentesco del mito (G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] tipo diverso e all’esigenza di una comprensione funzionale, concreta e puntuale delle istituzioni politiche delle società cosiddette ‘primitive’. Una simile prospettiva era legata, anche se spesso in maniera indiretta, alle concrete esigenze delle p ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] Ad esempio, lo sciopero generale dei sindacalisti rivoluzionari, la teoria catastrofica di Marx, l'escatologia del cristianesimo primitivo, e così via: queste costruzioni sono, appunto, i miti, mezzi potenti per agire sul presente: "non descrizioni ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] , i lunghi spostamenti sul territorio alla ricerca di pietre e carcasse hanno notevolmente alterato il quadro originario di un uomo primitivo il cui sistema di vita era basato sulla caccia, sull'uso di un campobase e sulla spartizione del cibo, un ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] della divinità) con fondamenti metafisici, si sviluppa parallelamente alla religione. È credenza, infatti, di tutte le civiltà primitive che la malattia, la guarigione e la morte siano inscrivibili nel concetto di trascendenza divina; da ciò l ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] costante e lineare declino, siano esse identificate nell'alto Medioevo cristiano dell'Occidente o in una più generica società primitiva. Questo assioma è stato messo in discussione da studi storici e antropologici. Mentre gli storici (v., ad esempio ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo islamico
Basema Hamarneh
Maria Adelaide Lala Comneno
Le aree sepolcrali
di Basema Hamarneh
La mancanza di studi sistematici sui criteri di ubicazione [...] seguite in gran parte dai paesi islamizzati, che riguardano le pratiche funerarie, stabilite sin dai primordi dell'Islam. Alla primitiva forma di sepoltura, formata da sassi sovrapposti, a difesa del corpo del defunto dagli animali selvatici, si è ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...