Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] esseri spirituali che derivano dal principio (uno, abisso, luce ecc.); dalla rottura del pleroma per un atto di ribellione emanano i testi copti. A Roma (145-160) troviamo l’altra massima figura dello g., Valentino e la sua scuola, che ebbe seguaci ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] e l’organizzazione dei ministeri») con i d. legisl. 300 e 303 del 1999 e, in seguito, con il d.l. 181/2006, convertito massima di m. senza portafoglio, viceministri e sottosegretari. In base a tali interventi legislativi – fermo restando il principio ...
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età Ciascuno dei periodi in cui si divide la vita umana e, per estensione, anche quelli in cui si articola lo sviluppo del mondo.
L’e. dell’uomo
Una delle classificazioni è quella che distingue una e. [...] società, la probabilità di morte assume un massimo relativo alla nascita (mortalità infantile) per genere umano) abbia avuto un principio e pertanto debba avere una fine ha suggerito la suddivisione dello sviluppo del mondo in varie e., analoghe a ...
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Diritto
G. amministrativa Relazione giuridica che intercorre tra un organo sovraordinato e un organo subordinato.
Tra le relazioni interorganiche, la g. presenta il massimo grado di intensità, ragion per [...] , ed è, in questa prospettiva, caratteristica del modello burocratico tradizionale, prevalentemente strutturato in forma piramidale, come tipicamente si rinviene nell’organizzazione ministeriale. Il principio di g., che tuttora riveste un ruolo ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] missione (inverno 383-384) in Gallia presso l'usurpatore Massimo, che si astenne per il momento dall'attaccare l'Italia se spogliati degli abbellimenti leggendarî, sono significativa applicazione delprincipio su ricordato (che passò al Medioevo) che ...
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Nel cristianesimo primitivo, appellativo (gr. μάρτυς, «testimone») in un primo tempo degli apostoli, in quanto testimoni qualificati della vita e della resurrezione di Cristo; successivamente di coloro [...] la nota di martirio divenissero nella Chiesa il massimo titolo di gloria e diede origine ben presto chiese che si erigevano negli abitati.
Da principio il culto e la memoria dei m. della vita, e in particolare del processo e della morte dei m ...
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Il diritto che con le proprie opere o le proprie qualità si è acquisito all’onore, alla stima, alla lode, oppure a una ricompensa (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione [...] un principio etico universale che, mentre sostiene la libertà del dovere, afferma la doverosità dell’agire morale). Il concetto del m sono assegnate con decreto del presidente della Repubblica, che determina anche il numero massimo delle nomine che si ...
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TEOLOGIA
Bruno Chenu
Adelaida Sueiro-Gustavo Gutiérrez
Carlos Castillo
Johann Baptist Metz
(XXXIII, p. 526; App. III, II, p. 932; IV, III, p. 816)
Teologie cristiane. - Nel 1978 c'era la netta convinzione [...] propone non un Dio femminile, ma l'affermazione di un principio femminile in Dio. La t. femminista rifiuta inoltre con forza ha raccolto il massimo dei consensi, quella data da Padre Arrupe nella sua Lettera sull'inculturazione del 14 maggio 1978, ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] finale: ai proseliti essi intimavano il principio assoluto del martirio come condizione per conseguire salvezza (Mazzoleni America, un indigenismo autonomista antiistituzionale, pervenuto al massimo sviluppo della sua distribuzione, sia pure in forme ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] frammentato. Di sessantasette porporati solo quarantaquattro furono dal principio a Roma. Vi erano ancora sette cardinali creati accordi siglati tra il marzo e l'aprile del 1683, fu il massimo risultato che la diplomazia pontificia riuscì alfine a ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...