VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...]
per la quale v. hamilton: Principiodi Hamilton. Anche per altri principî della dinamica e dell'ottica, che si riconnettono al calcolo delle variazioni, v.: azione minima; dinamica, n. 21; fermat; variazionali principî.
Si possono anche prendere in ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e di Leibniz, nella seconda [...] leonem. Bernoulli riconduce il problema in modo elegante a un'equazione differenziale, sulla base di un'analogia con un problema di ottica, fondata sul principiodiFermat, secondo cui la Natura si serve sempre dei mezzi e delle vie più facili e ...
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cammino
cammino [Der. del lat. camminus, da un termine celtico "l'andare a piedi da un punto a un altro"] [LSF] Oltre a signif. legati a quello letterale del termine (c. libero medio, c. ottico, ecc.), [...] ] Potenziale del c. aleatorio: v. cammini aleatori: I 464 f e 466 c. ◆ [OTT] Principio del c. ottico minimo: altro nome del principiodiFermat: v. ottica geometrica: IV 383 f. ◆ [BFS] Vettogrammi del c.: rappresentazioni grafiche dell'ambulazione: v ...
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variazionale
variazionale [agg. Der. di variazione] [LSF] Diprincipio o equazione esprimente una condizione cui deve soddisfare la variazione che una certa grandezza subisce quando si facciano variare [...] della fisica, quale, per es., il principiodiFermat o il principiodi minima azione. ◆ [MCC] Principi v. della meccanica: principi fatti valere nella soluzione di svariati problemi di meccanica di sistemi a più gradi di libertà, trattati secondo la ...
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Matematico francese (Beaumont-de-Lomagne, Tarn-et-Garonne, 1601 - Castres 1665). Autore di studi sul calcolo delle aree di figure piane, sul calcolo delle probabilità in problemi di giochi d'azzardo e nel [...] geometrica, dato che per primo ricavò da un principiodi minimo (Principiodi F.) la legge della rifrazione pubblicata da Descartes nella Dioptrique. Ma il nome di F. è legato soprattutto ai suoi teoremi di teoria dei numeri e in particolare a un ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] maximis et minimis (1684) di G.W. Leibniz; i Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton. La geometria analitica di Descartes ha i suoi precedenti immediati in P. Fermat, che arrivò ai risultati di Descartes in modo indipendente ...
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Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] ludo di G. Cardano e una lettera di G. Galilei. Uno sviluppo più ampio si ebbe con una corrispondenza tra B. Pascal e P. Fermat, originata ciò ha stimolato molti tentativi di dedurre sia il principiodi sovrapposizione, sia il carattere complesso ...
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Matematico italiano (Padova 1873 - Roma 1941). La sua opera ha avuto rilevanza fondamentale in svariati campi della matematica pura e applicata. A lui e al suo maestro G. Ricci Curbastro si deve l'elaborazione [...] ; riconosceva, per ogni metrica stazionaria, l'equivalenza del postulato fondamentale dell'ottica einsteiniana al principio del minimo tempo diFermat. È noto che Einstein ebbe nel calcolo differenziale assoluto uno strumento adeguato allo sviluppo ...
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Nella geometria elementare, sinonimo di uguaglianza (➔) diretta, cioè di sovrapponibilità.
Nella teoria dei numeri, relazione di due numeri interi relativi a, b tali che la differenza a−b è divisibile [...] a b modulo m». Su di una c. si opera come su di una uguaglianza. Vale il principio del trasporto dei termini, da ]. Ne è un caso particolare il cosiddetto piccolo teorema diFermat: «Se p è primo, e a non è multiplo di p, allora ap−1 ≡ 1 (mod. p)». ...
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Numeri, teoria dei
Alf van der Poorten
(App. IV, ii, p. 626; V, iii, p. 698; v. aritmetica, IV, p. 370)
La dimostrazione dell'ultimo teorema diFermat
Le ricerche relative all'ultimo teorema diFermat, [...] ottica, particolarmente il principio del tempo minimo e di conseguenza la legge della Il caso dove la somma dei reciproci degli esponenti è 1 include l'ultimo teorema diFermat con esponenti 3 e 4 considerando per quest'ultimo esponente il caso (2, 4, ...
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variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...
problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...