La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] di resistenza di questi ultimi, sono le idee del giorno; c'è chi prospetta già la legittimità del di aver fatto penetrare in Inghilterra e in Scozia i principîdi Calvino si può far risalire, senza paradosso, a Maria la Cattolica e a Filippo di ...
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RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Franco Monteleone
(App. IV, III, p. 146)
Con la riforma della RAI, dopo il 1975, in soli quattro anni l'intero settore dei media in Italia subì un mutamento radicale, [...] questo il serbatoio, la leva potente che consentì di scardinare il principio del monopolio: anche per la televisione arrivava il legittimità della riserva allo stato del diritto di diffusione circolare dei messaggi, in base alla nozione giuridica di ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento di Valchiusa, sede d'un arcivescovado.
La città è situata in eccellente posizione geografica, là dove il Rodano entra definitivamente in pianura e dove s'aprono, [...] , discutendo i diritti di Giovanna I all'eredità di re Roberto di Napoli e la legittimità dell'alienazione del 1348 varî principi limitrofi al contado, tanto più che nel contado stesso erano incluse varie signorie indipendenti, come il principatodi ...
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Termine generico che denota qualunque locale abitabile di una casa o di un appartamento e più specialmente la stanza destinata al sonno (v. stanza).
Per una facile metonimia camera passò a designare l'assemblea [...] per attribuzione: di conoscere della legittimità dello stato di coercizione del prevenuto (legittimazione dell'arresto o inglese, o Camera rappresentativa, in quanto realizza il principio politico della rappresentanza popolare.
La Camera dei deputati ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] positivo "benché l'autorità di una consuetudine longeva non sia dappoco, tuttavia essa non può valere al punto da portargli pregiudizio, se non sia ragionevole e legittimamente prescritta".
Da questi principî vennero specialmente desunti gli elementi ...
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È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] Michele Paleologo. Ristabilì l'unione con i Greci che riconobbero, oltre la legittimità della dottrina del Filioque, il primato del papa e il principio dell'appello a Roma.
15. Di Vienna nel Delfinato (1311-1312), pontefice Clemente V. - Vi fu decisa ...
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SCIENZA (fr. science; sp. ciencia; ted. Wissenschaft; ingl. science)
Ugo SPIRITO
Rodolfo MONDOLFO
In senso lato, scienza si identifica con conoscenza, in un unico concetto di sapere, la cui analisi [...] matematiche. Di qui le innumerevoli discussioni tra gli studiosi dei fenomeni sociali circa la legittimità dei diversi poi col positivismo la possibilità di passare dal particolare all'idea e al principio sistematico della molteplicità dei fatti. ...
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Nell'ambito delle scienze antropologiche, l'e. ha radici comuni con l'antropologia culturale (v. in questa App.) ma la sua indagine verte anche oggi prevalentemente sulle culture extra-occidentali già [...] ai rapporti economici e territoriali il privilegio di costituire il principio fondamentale o asse portante intorno a cui alle stesse iniziative di ricerca, sono venuti ponendo in questione l'autonomia epistemologica, la legittimità etico-scientifica ...
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MAOMETTO (deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a [...] e giudaismo per M. non erano se non le legittime forme nazionali di una stessa dottrina religiosa rivelata direttamente da Dio ai e civile; solo la condotta talora casuale di M. a Medina e il principio musulmano della sua imitazione consentono a noi ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] di maggiore interesse pubblico appaiono quelli delle difficili e dibattute relazioni tra morale e bioetica, quello della legittimità per adottare orientamenti e decisioni di portata generale, secondo l'antico principio per cui ciò che riguarda ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, di un divieto; l. di un atto amministrativo,...
legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...