IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] . Gaetani, F. Capone e G. Bovio nella fondazione, sulla scorta del principiodinazionalità, della Lega latina e della Lega dei popoli irredenti. Contrario in linea diprincipio alle conquiste coloniali e convinto che il vero obiettivo della politica ...
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internazionalismo
Bruno Bongiovanni
L'ideale della solidarietà sociale al di là delle barriere nazionali
Il termine internazionalismo indica la tendenza a favorire la formazione di organismi internazionali [...] ottocentesco fu, in particolare, quella di Giuseppe Mazzini, grande assertore del principiodinazionalità ma ostile al nazionalismo, inteso come sua forma patologica, degenerata e incline a brutali politiche di espansione e sopraffazione. L'ideale ...
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Mitteleuropa
(ted. «Europa di mezzo» o «Centroeuropa») Termine che evoca l’ambiente e la tradizione culturale dell’impero asburgico al suo tramonto. Concetto impreciso sotto il profilo geografico (dai [...] gli esponenti dell’austromarxismo vedevano con favore soluzioni federali, in cui il principiodinazionalità fosse garantito come diritto individuale. Un’unione federale di Germania e Austria-Ungheria fu proposta dal politico tedesco F. Naumann nel ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] n. prevalentemente culturale (Kulturnation) e un’accezione prevalentemente politico-statale (Staatsnation).
Il principiodinazionalità, per il quale ogni n. dovrebbe essere organizzata in uno Stato politico indipendente, costituì l’idea centrale del ...
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Uomo politico e pubblicista (Torchiara 1866 - Roma 1940). Intrapresa da giovane la carriera giornalistica, fu direttore della Riforma, redattore del Giornale d'Italia e corrispondente romano del Corriere [...] nella questione adriatica sostenne che l'Italia dovesse tener fede, in senso mazziniano, al principiodinazionalità, rinunciando alla Dalmazia. Di orientamento liberale-radicale, ministro della Pubblica Istruzione (1920), nel 1922 fu tra i fondatori ...
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GASPAROTTO, Luigi
Arturo Codignola
Uomo politico, avvocato, nato a Sacile (Udine) il 31 maggio 1873. Fu eletto deputato alle legislature XXIV, XXV, XXVI, XXVII (1913-1929) e, nel 1946, all'assemblea [...] Il figlio Leopoldo (n. 1904), animoso partigiano nella guerra di liberazione, fu ucciso dai nazisti nel campo di Fossoli, il 22 giugno 1944
Ha pubblicato: Il principiodinazionalità nella socioloaa e nel diritto internazionale, Torino 1898; Diario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] e a proporre con forza un nuovo modello di organizzazione della società (Galasso 1974, p. 20). Democrazia parlamentare e principiodinazionalità costituiscono gli aspetti fondamentali del pensiero politico di Mazzini, la cui fede è animata da una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] del nuovo quadro internazionale. Al centro c’è sempre la crisi del principiodinazionalità (il nuovo protagonismo degli Stati nazionali gli sembra anacronistico). Ma invece dell’impero mediterraneo e dell’eurofascismo, della «comunità ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] con padre Taparelli, Gioberti compiva il gran balzo dall’idea di nazione al ‘principiodinazionalità’; indicava nella nazione, caricandola di una sua propria rilevanza religiosa, la scaturigine di un’etica pubblica e politica coerente con la morale ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] centrali invece, oltre tutto, restavano timorosi davanti all'affermazione del principiodinazionalità, che, se accettato, avrebbe implicato sacrifici territoriali e politici. L'iniziativa di Benedetto XV venne preparata a lungo. Il nunzio a Monaco ...
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nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...
nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...