Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Gobetti
Angelo d’Orsi
Nella «prodigiosa giovinezza» di Piero Gobetti (Bobbio 1986, p. 9), il pensiero trova un posto peculiare nella fusione totale con l’azione. Pur non originale, né sistematico, [...] »), ecco i punti nodali del tragitto del Nostro. L’Illuminismo, nondimeno, non lo conduce ad accettare il principiodi un despota, sia pure «illuminato». L’idea, efficace ma impolitica di Gobetti sarà, d’ora in poi, quella del tirannicidio, anche se ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] E. a quella data, pur se di frequente riconducibili ad elevati principi morali e non lontane, di massima, dal comune buon senso, apparissero tenuto fermo anche con qualche contraddizione interna al suo pensiero. Un principio che gli apparve meno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] Primo di Dio non è l’unità ma la Trinità» (p. 299). Nelle intenzioni di Gioberti, il principio della relazione di Platone. Se la sfera della «mimesi», cioè il mondo sensibile, appariva caratterizzata dalla negatività e dal ritmo della contraddizione ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] quali, infatti, senza nessuna distinzione, affidò pari potestà. "Non vedo alcuna contraddizione, scrive il C., tra i due passi evangelici, in di Machiavelli "fu sempre opera pericolosa perché è diretta a mettere in orrore il Principato, anzi non vi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] dello spirito.
Se, pertanto, è indubbio che il filosofo milanese non ebbe allievi diretti e fu un isolato nella cultura coeva, è con grande lentezza. Il quarto rimanda a quel principiodicontraddizione fra innovazione e conservazione, che con la ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] che si dee tenere ne l'insegnare et predicare il principio della religione christiana (Roma 1545) e che si possono considerare . I contenuti encomiastici se non paganeggianti di quei versi sono certo in contraddizione con i temi della corrispondenza ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] del principiodi continuità, mediante il quale egli trasportava le proprietà di un non fu realizzata per alcuni aspetti fondamentali, come l'insegnamento generalizzato della storia della scienza auspicato dall'E., in quanto essa era in contraddizione ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] era assoluto, ad un principio pure esso assoluto, sussistendo una palese contraddizione tra Stato totalitario e morale un punto dinon ritorno nella elaborazione teorica destefaniana, incentrandosi tutta la sua, produzione scientifica di quel periodo ...
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FERRABINO, Aldo
Piero Treves
Nacque a Cuneo il 28 giugno 1892 da Agostino Vincenzo e da Angelica Toesca. Frequentò le scuole secondarie nel locale liceo, condiscepolo di A. Rostagni. Il 1910 si iscrisse [...] disciplina filologica del De Sanctis. Questi, non senza qualche intima contraddizione, ben avvertita da E. Gabba, rispetto al suo antietruschismo e al suo unitarismo belochiano, aveva tradotto e accolto nella Rivista di filologia (n. s., IV [1926 ...
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FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] di mettere da parte la vecchia distinzione appunto tra volontari e regolari con la generalizzazione del principio Destra storica, tanto piena dicontraddizione era stata la sua vita dinon urtarla e, al massimo, di "inorientarla" (con più di 30 anni di ...
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contraddizione
contraddizióne (o meno corretto contradizióne) s. f. [dal lat. contradictio -onis, der. di contradicĕre «contraddire»]. – 1. a. Il contraddire, il contraddirsi: cadere in c.; cogliere in c.; spirito di c., tendenza abituale...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...